Italia Nostra

Data: 16 Giugno 2011

Torino, parcheggio Gran Madre, un segnale negativo

La nuova Giunta Comunale ha approvato ieri, 14 giugno, il progetto per la realizzazione del parcheggio interrato da 187 posti auto (90 in vendita ai privati e 97 a rotazione) nell’area retrostante la chiesa della Gran Madre. Il progetto era stato elaborato dalla precedente amministrazione e non aveva completato il suo iter per lo scioglimento del Consiglio Comunale e per la forte opposizione dei cittadini, concretizzatasi in una raccolta di 1.300 firme contro tale parcheggio.
In estrema sintesi la nostra contrarietà come associazioni ambientaliste si era manifestata per
diverse considerazioni:
– La delicatezza dell’area in questione per il suo contesto storico e ambientale, che non dovrebbe ammettere pesanti interventi infrastrutturali, critici anche dal punto di vista idrogeologico e capaci perfino di mettere in crisi la stabilità dello stesso edificio della chiesa della Gran Madre, che palesa alcuni segni di cedimento;
– La sostanziale inutilità di tale parcheggio, che non è certo atto a risolvere i problemi del traffico e dei parcheggi in quest’area, ed anzi rischia di crearne di ulteriori, mentre i flussi di auto in arrivo dalla collina andrebbero “drenati” prima di arrivare nella piazza;
– La creazione di rampe di accesso al parcheggio in via Villa della Regina, già perennemente intasata dal traffico, e in via Lanfranchi, le griglie di aerazione, le uscite pedonali, che avranno certo un notevole impatto;
– Il non senso di un’operazione che si spaccia per “pedonalizzazione” e “riqualificazione”, ma servirà soprattutto a far vendere un po’ di posti auto pertinenziali a qualche decina di privati acquirenti da parte dei costruttori che vinceranno il bando, senza incidere in modo sostanziale sulle criticità della sosta in tale area, mentre in piazza Vittorio è già stato creato un vasto parcheggio pubblico interrato che ha ancora cospicue capienze non utilizzate. Non ci pare neppure una ragione sufficiente a giustificazione del parcheggio il fatto che entrino un po’ di risorse nelle casse comunali, con la cessione dei diritti di superficie, a fronte di un’operazione così invasiva ed un cantiere che durerà non meno di un triennio. Per tutte queste ragioni avevamo accolto con favore la proposta avanzata dal nuovo Assessore alla
Mobilità di una pausa di riflessione in merito a tale decisione, che avrebbe consentito, preliminarmente all’approvazione, di ascoltare le ragioni dei cittadini residenti e di tutti coloro che, come le nostre associazioni, hanno a cuore la tutela dell’ambiente. Ci eravamo forse illusi che la Giunta attualmente in carica inaugurasse un metodo nuovo nell’assumere decisioni di forte impatto sul territorio.
Per contro questa decisione, che si presenta come uno dei primi atti assunti dalla nuova Giunta Comunale, costituisce un pessimo segnale, anche perchè non riveste alcun carattere di obiettiva “urgenza”. Invitiamo pertanto il Sindaco, l’Assessore alla Mobilità, tutta la Giunta e i Consiglieri Comunali, e naturalmente anche il Presidente e i Consiglieri della Circoscrizione Ottava, a voler prioritariamente dare ascolto alle ragioni di chi fondatamente si è opposto in questi anni a tale scelta. Paradossalmente un vasto e partecipato “concorso di idee” del 2008, indetto dall’Amministrazione Comunale e intitolato “La città, il fiume, la collina”, in cui si sollecitava la presentazione di progetti per tutta l’area della Gran Madre e delle sponde del Po, sembra aver partorito un banalissimo e inutile parcheggio interrato su tre livelli dietro l’abside della Gran Madre, che non darà alcun contributo a risolvere i problemi di quest’area così rappresentativa della prima espansione urbana di Torino dopo la fine del periodo napoleonico.

Il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste

Italia Nostra Piemonte e Valle d’Aosta, Legambiente Ecopolis, Pro Natura Torino

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