Italia Nostra

Data: 19 Luglio 2011

L’Unesco accoglie l’appello di Italia Nostra per salvare Venezia

L’Organizzazione mondiale porrà sotto osservazione la città minacciata dai nuovi progetti

Roma, 19.07.2011 – L’UNESCO ha recepito e accolto l’appello lanciato da Italia Nostra per salvare Venezia. Con una lettera datata 13 luglio Krishore Rao, Direttore del World Heritage Centre, si è formalmente impegnato con la nostra Associazione di esaminare, assieme ad uffici delegati dell’Organizzazione mondiale, le nostre osservazioni sullo stato della Laguna. Italia Nostra esprime viva soddisfazione, sperando che questa iniziativa porti le autorità competenti a esprimere una più stringente attività di tutela di Venezia e della sua Laguna.

L’Associazione nazionale Italia Nostra aveva inviato il 5 luglio una lettera al Direttore del World Heritage Centre dell’Unesco per segnalare come manchino i presupposti per mantenere Venezia e la sua Laguna nella World Heritage List, la lista dei siti culturali di importanza mondiale meritevoli di essere protetti e conservati come patrimonio di tutta l’umanità, in quanto il governo italiano e le amministrazioni locali sono venuti meno all’impegno assunto con l’Unesco di tutelare la città di Venezia e la sua Laguna.

Venezia e la sua laguna sono oggi in serio pericolo, rischiano di venire distrutti da grandi progetti infrastrutturali che ne altererebbero irreversibilmente il delicato equilibrio che lo hanno mantenuto sino ad oggi. Come non possono avere un impatto devastante un nuovo polo logistico a Giare-Dogaletto per 3 milioni di container all’anno, insostenibile dal punto di vista economico (in un’area di circa 120 chilometri insistono già altri tre interporti, sotto-utilizzati e finanziati con fondi pubblici) e ambientale (i profondi canali necessari per raggiungere il nuovo porto, proposto da privati fra i quali i proprietari delle aree agricole, accelererebbero l’erosione dell’intero bacino sud), un nuovo terminal crocieristico per grandi navi lunghe 360 metri a ridosso della laguna, un milione e 800mila nuovi metri cubi di cemento per Tessera City sui terreni agricoli, la cementificazione del lido in un’area di 200 mila metri in spiaggia e 480 mila in mare, la Metropolitana Sublagunare e la TAV nella laguna, e una nuova isola artificiale in realtà una discarica illegale in piena laguna per i rifiuti tossici? È di questi giorni inoltre l’affermazione del presidente dell’autorità portuale di ritenere possibile l’escavo di un imponente canale artificiale per far transitare in Laguna le grandi navi crocieristiche, senza preoccuparsi delle conseguenze idrodinamiche.

Una città con un passato grandioso sta per essere trasformata in parco turistico, un centro industriale (Marghera) ricco di professionalità e competenze tecnologiche ridotto a un ghetto pieno di terreni da bonificare, Murano trasformata in un Glass Shopping Center, il Lido divenuto una periferia da cementificare. Questo ambiente umido, il più esteso del Mediterraneo, culla di Venezia, senza il quale la storia e il destino della città sarebbero stati ben diversi, è dunque in serio pericolo.

Italia Nostra non è contro il turismo né contro il progresso: ma siamo preoccupati per la sopravvivenza della Laguna e quindi di Venezia. Le grandi opere previste tutt’attorno a Venezia la distruggeranno. Coloro tra noi di Italia Nostra che studiano e preparano i documenti, che tutta la stampa internazionale ha ripreso, sono cittadini veneziani che vivono e abitano Venezia e condividono le nostre preoccupazioni.

La nostra associazione vuol porre con forza all’attenzione mondiale la situazione della Laguna, che spesso sfugge e non è colta in tutta la sua gravità. La Laguna venne dichiarata dall’Unesco assieme e inscindibilmente a Venezia sito culturale di importanza mondiale «che necessita di tutela come le chiese e i palazzi della città».

Alessandra Mottola Molfino, Presidente Italia Nostra

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antefatto

Venezia: Italia Nostra scrive all’Unesco

L’associazione nazionale Italia Nostra, costituitasi nel 1955 per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione, particolarmente attiva, anche per mezzo della sua sezione locale, nella tutela di Venezia e della sua Laguna, ritiene doveroso segnalare a codesta Organizzazione che sono venuti a mancare i presupposti per includere Venezia e la sua Laguna nella World Heritage List, la lista dei siti culturali di importanza mondiale, meritevoli di essere protetti e conservati come patrimonio di tutta l’umanità, in quanto il governo italiano e le amministrazioni locali sono venuti meno all’impegno assunto con l’Unesco di tutelare la città di Venezia e la sua Laguna.

La Laguna di Venezia infatti, dichiarata assieme e inscindibilmente a Venezia sito culturale di importanza mondiale (definita dal Rapport périodique dell’UNESCO 2006 «an outstanding example of a semi-lake settlement» che necessita «as much protection as the palaces and the churches»), è in serio pericolo di veder distrutte le sue forme caratteristiche e la sua morfologia a causa di progetti infrastrutturali, anche finalizzati alla promozione di attività portuali, proposti da autorità statali e locali anche amministrativamente diverse da Venezia, ma insistenti sullo stesso territorio lagunare.

Tra questi, a titolo di esempio, la costruzione di un grandissimo centro portuale a Dogaletto-Giare, di fronte a Venezia ma dipendente dal comune di Mira.

La città di Venezia inoltre è oggetto di un turismo di massa sempre più devastante, per nulla regolato o pianificato, che cancella il modo di vivere peculiare della città e ne espelle gli abitanti, come già segnalato dallo studio condotto nel 2006 da tre istituzioni, quali il National Geographic Traveler, il National Geographic Center for Sustainable Destinations e la George Washington University.

Per questi motivi, al fine di esprimere un’azione più stringente di tutela, Italia Nostra invita il World Heritage Committee a prendere in considerazione la possibilità di inserire Venezia e la sua Laguna nella Danger List, ed eventualmente di cancellare Venezia e la sua Laguna dalla lista dei siti patrimonio mondiale dell’umanità, come già avvenne nel 2009 per la città di Dresda, dichiarandosi disponibile a fornire a codesto Comitato ulteriori documenti oltre il dossier finora raccolto dalla nostra associazione.

6 luglio 2011

Con i migliori saluti.

Lidia Fersuoch, Presidente della Sezione di Venezia

Alessandra Mottola Molfino, Presidente Nazionale

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