Italia Nostra

Data: 23 Novembre 2011

Ricorso al TAR Liguria contro il Nuovo regolamento regionale per i corsi d’acqua

Ci sono dei segni, o un destino, nelle cose:  le tre associazioni Italia Nostra, Legambiente e WWF della Liguria hanno presentato proprio il 3 novembre 2011, giorno precedente l’alluvione di Genova,  ricorso al TAR Liguria contro il Nuovo regolamento regionale per i corsi d’acqua, pubblicato sul BURL il 20 luglio, ricorso redatto dall’avv. A.Arzeni di Chiavari.

La storia comincia nel 2009, quando il Comune di Chiavari presenta uno studio di fattibilità per una discarica di inerti di 1.700.00 mc che colmerebbe la valle agraria del rio Campodonico, previa tombinatura del rio. Si tratta di una valletta agraria, tranquilla, percorsa lateralmente dall’autostrada ma ancora di pregio paesistico; la discarica la colmerebbe fino al livello autostradale. Il pretesto è “riqualificazione ambientale” ovvero quattro alberetti piantati al posto degli uliveti e del bosco misto esistente, e costruzione impianti sportivi.

Italia Nostra nel presentare osservazioni al progetto scopre una discrepanza sostanziale tra la legge 152/06 e le norme del Piano di bacino. La legge nazionale esclude espressamente le tombinature se non per sicurezza pubblica, mentre la Regione Liguria ha scritto la norma con alcuni spostamenti sintattici che le autorizzano proprio per installarvi sopra discariche.

In seguito si ha notizia di un progetto fotocopia riguardante il rio Cortino, in Comune di Sori, contro il quale è sorto un comitato. Anche questa zona di pregio paesistico, prevalentemente boscata. Ambedue di grande criticità idrologica con precedenti di frane e/o alluvioni. La tombinatura dei rii e il peso enorme dei materiali inerti imbevuti di acqua potrebbero rendere la situzione da pericolosa a tragica.  Dopo molte segnalazioni senza esito a tutti gli uffici competenti, a seguito di una diffida, il Ministero Ambiente risponde il 12/7/11 riconoscendo la ragione degli ambientalisti e intimando a Regione e Provincia di Genova di adeguarsi alla legge nazionale.

Il 20/7/11 viene pubblicato sul BURL il Nuovo regolamento regionale sui corsi d’acqua. In esso si nega la possibilità di discariche sopra rii tombinati. Ma con tanti “salvo…” e distinguo che praticamente l’adeguamento della norma risulta vanificato.

Simultaneamente viene spostato da 10 a 3 m il margine di salvaguardia per le costruzioni lungo i corsi d’acqua. A questo punto, visti anche vani i ripetuti tentativi di incontri a livelli tecnici e politici, le tre associazioni ambiestaliste  della Liguria hanno ritenuto inevitabile unirsi per presentare ricorso al TAR Liguria contro il regolamento appena modificato, sui punti sopra esposti che appaiono i più gravi ed i più pericolosi per le popolazioni e per l’ambiente.

Purtroppo gli eventi tristemente hanno confermato i timori e le ragioni dell’opposizione.  I rii delle Cinque Terre e il torrente Ferregiano di Genova che sono esplosi erano tutti tombinati, con l’aggravante di realizzazioni di garages sotterranei a monte (effetto diga garantito) alle Cinque Terre ed una pesante urbanizzazione (palazzi di 7/8 piani, nessuna area verde, ecc) a Genova. il tutto condito da assente o scarsa manutenzione.

Annamaria Castellano

Presidente della sezione Tigullio

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Approfondimenti

Leggi il comunicato del 18 novembre 2011

Leggi la scheda tecnica del ricorso al TAR (a cura del socio avv.Luca De Paoli)

Vai al dossier “Italia sott’acqua: le proposte di Italia Nostra”



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