Italia Nostra

Data: 16 Dicembre 2011

Ultime da Ancona: inquinamento, navi gassiere, centrale elettrica e molto altro…

UNA CENTRALE ELETTRICA E MILLE NAVI GASSIERE L’ANNO IN PORTO. QUANDO LA FANTASIA SUPERA OGNI LIMITE

Nel mentre la città di Ancona è interessata dall’inquinamento senza limite della area portuale che si riverbera sul centro cittadino, nel mentre a livello regionale si contesta con forza la realizzazione di rigassificatori non previsti dal Piano Energetico Regionale e senza una pianificazione energetica nazionale, nel mentre si discute da anni di un waterfront per accogliere al meglio turisti e croceristi, l’Autorità Portuale di Ancona tira fuori dal sacco dei regali di Natale il progetto di realizzare una nuova centrale elettrica nel cuore stesso di Ancona.

Il “pacco” è già pronto con tanto di soggetti economici disponibili, con l’ipotesi di mille approdi l’anno di navi gassiere nel porto di Ancona con tanto di gasdotto fino all’API. Ciò a prescindere da ogni previsione del Piano Energetico regionale, del Piano Regolatore del Porto, delle aspirazioni della città di Ancona, delle scelte effettuate come porto crocieristico. E, ovviamente, senza aver nulla discusso con i cittadini di Ancona, senza alcuna preventiva partecipazione ma immaginiamo con il parere favorevole di Confindustria, rappresentata nel Comitato del Porto dall’ingegnere Cogliati dell’API. A questo punto siamo curiosi di sapere cosa hanno detto i rappresentanti nel Comitato della Regione Viventi, della provincia Casagrande e del Comune di Ancona Franzoni.

Lunedì 19 dicembre alle ore 17 riunione di tutte la associazioni che hanno a cuore i destini della Città presso la sede di via Bonda 1/b.


Italia Nostra – Sezione di Ancona e Legambiente  – Circolo Il Pungitopo Ancona

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PM 10 : RISPOSTA ALL’ASSESSORE DONATI

E’ facile identificare in un nota uscita ieri il tentativo dell’assessore regionale Donati di rispondere alle critiche ricevute sui provvedimenti anti PM10 adottati dalla regione Marche con la delibera di giunta n.1610 del 25.11.2011.

Per quanto ci riguarda l’ assessore regionale deve convincere gli anconetani che la qualità media dell’aria da essi respirata in centro, in via Bocconi, a Torrette, sia assimilabile alla qualità dell’aria della Cittadella dove si trovano gli uffici regionali, in alto, nel verde, e non cercare di farci credere che così voglia l’Europa. L’assessore regionale deve convincere gli anconetani su quali siano i motivi reali a causa dei quali egli intende chiudere la centralina del porto, quella che ha dato i risultati peggiori nella città di Ancona (finora oltre il doppio degli sforamenti ammessi dalla normativa europea, ben 76 invece di 35). L’assessore regionale deve convincere gli anconetani che la circolazione di veicoli commerciali inquinanti quali ad esempio i diesel euro 1, senza filtro antiparticolato (01.01.1993, 19 anni ormai di vetustà) da e per il porto di Ancona, 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, tutto l’anno, sia compatibile con l’altissimo livello di inquinamento di Torrette e del Porto di Ancona.

Fino a quando non avrà fornito argomenti convincenti agli anconetani i giudizi espressi risulteranno ben fondati e non “allarmistici” come egli erroneamente ritiene.

Ancona, 13 dicembre 2011

Il consiglio direttivo della Sezione Ancona di Italia Nostra

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PM 10 : L’IL PEGGIO DEL PEGGIO PER LA CITTA’ DI ANCONA

I sindacati degli autotrasportatori (Confartigianato Trasporti e CNA Fita) sono riusciti a far eliminare dalla Regione Marche, con delibera di Giunta 1610 del 25.11. 2011, le misure antinquinamento per il traffico commerciale previste contro le PM10 per l’inverno 2011-2012 e per il 2012-2013.

In particolare nessun limite alla circolazione di veicoli commerciali da trasporto merci e delle autovetture di qualunque tipo è previsto per l’accesso da e per il porto di Ancona, neanche lungo via Conca di Torrette. La Regione Marche, cedendo agli interessi di questa categoria, permette libertà di inquinamento nel porto e quindi nella città di Ancona dove le PM 10 (e non solo) di origine stradale e portuale, causate da interessi corporativi, italiani e stranieri (traghetti), potrà continuare a colpire la salute dei cittadini. L’ assessore regionale al “negambiente” vuole inoltre eliminare dalla rete la stazione di monitoraggio nell’area portuale, così da non avere neanche più il disturbo del superamento dei limiti di legge mentre l’Autorità Portuale ipotizza centrali elettriche al porto di Ancona, come si tentò di fare nel 1968. La Provincia di Ancona risulta fino ad ora non aver firmato l’accettazione del deleterio progetto di eliminare la centralina al proto ma è ora che anche i partiti politici di Ancona, invece di litigare come i polli di Renzo, insorgano contro tali misure. E forse è arrivata l’ora di proporre alla Magistratura la grave situazione ambientale di Ancona, sperando che “ci sia un giudice a Berlino”.

La Regione Marche si sta dimostrando la peggiore avversaria per la salute dei cittadini di Ancona e del territorio regionale.

Ancona, 10 dicembre 2011

Il consiglio direttivo della Sezione Ancona di Italia Nostra

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