Italia Nostra

Data: 19 Luglio 2012

Crescent di Salerno: considerazioni sulla sentenza

Con l’ordinanza depositata in data odierna, il Consiglio di Stato, ha soltanto in parte modificato quanto già deciso dal medesimo di Stato con l’ordinanza del 5 giugno 2012, n. 2154, poiché riafferma la sospensione dell’edificazione del Crescent, consentendo soltanto il completamento delle strutture interrate e dei sottoservizi, vietando esplicitamente qualsiasi edificazione sopra l’attuale piano della piazza della Libertà.

La decisione non ci trova d’accordo, ma – come tutte le pronunce giurisdizionali – va rispettata.

In particolare, sorprende che il Collegio, pur avendo ribadito la necessità di dover impedire l’irreversibile trasformazione dello stato dei luoghi nelle more del ricorso in appello, in discussione per il prossimo 23 ottobre, consenta i lavori nel sottosuolo. Ed è appena il caso di rimarcare che in caso di accoglimento dell’appello di Italia Nostra, saranno a carico della collettività tutte le spese nel frattempo sostenute dai costruttori per le opere eseguite, in virtù dello “strano” impegno assunto in convenzione dall’ente locale. Un danno ulteriore che si aggiunge ai circa venti milioni di euro che la Crescent Srl afferma di aver già speso. Siffatta situazione era stata illustrata ai Giudici ma, evidentemente, sono prevalsi altri interessi.

Uguale perplessità desta, poi, l’affermazione secondo cui la realizzazione delle strutture interrate, non alterando il “paesaggio” non determinerebbe una compromissione dei valori ambientali e paesaggistici tutelati da Italia Nostra. Sul punto, il Consiglio di Stato non ha considerato le delicate questioni idrogeologiche cagionate dalla modifica dell’alveo del torrente Fusandola, problematiche che afferiscono ad un’area altamente sensibile. Anche questi sono i valori ambientali che tutela Italia Nostra, valori che sono sicuramente prevalenti rispetto a meri interessi economici di una società che, a quel che pare, senza i finanziamenti bancari avrebbe difficoltà a costruire così come pare avere seri problemi con le polizze fideiussorie a garanzia del Comune.

L’Associazione è serena e proseguirà, con rinnovata convinzione, nella battaglia civica e giudiziaria, certa che le rilevanti questioni poste a fondamento della propria azione saranno adeguatamente valutate nel giudizio di merito.

Leggi l’Ordinanza delConsiglio di Stato sul “caso Crescent”

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