Italia Nostra

Data: 24 Agosto 2010

La Sezione di Ancona sul divieto di balneazione al Passetto

Il divieto di balneazione al Passetto di Ancona, disposto dal Comune di Ancona per la presenza di fioritura in concentrazione massicce (2,5 milioni di cellule per litro nelle acque di fondo) dell’alga tossica “Ostreopsis ovata”, corre il rischio da solo di non essere sufficiente poiché questa si diffonde sotto forma di aerosol.
Il fenomeno è stato oggetto di studi recenti localizzati al Passetto:
– Una inchiesta epidemiologica (“Inchiesta epidemiologica per sospetta epidemia da aerosol marino tra i frequentatori del litorale di Ancona-Passetto il 23 agosto 2009”, E. Marinelli ed altri esperti dell’ARPA Marche e del Dipartimento di Prevenzione della Zona territoriale 7 di Ancona) datata 20 settembre 2009, è stata realizzata tra i “frequentatori” della grotte che erano presenti nella giornata del 23 agosto 2009 al Passetto quando era giunta la segnalazione di comparsa di disturbi respiratori fra i frequentatori della spiaggia. Essa conclude che “le fioriture algali e la diffusione dei prodotti delle stesse con l’aerosol dimostra di essere in grado di provocare effetti tossici, anche se in genere lieve, nella maggior parte delle persone esposte.”
– Un recente studio del 2010 del Dipartimento di Scienze del Mare della Politecnica delle Marche (“La fioritura di Ostreopsis ovata lungo la Riviera del Conero: relazioni tra le condizioni di sviluppo ed i subtrati”, Totti C. ed altri) ha dimostrato che l’alga era presente con densità più elevate su substrati inerti quali le rocce che su quelli viventi come macroalghe e molluschi.

Nella fase di emergenza quale quella che si è venuta a determinare, (il valore limite di 1 milione di cellule per litro, secondo le linee guida del Ministero della Salute approvate dal Consiglio Superiore di Sanità del 24 maggio 2007, è stato già raggiunto da qualche giorno) è necessario effettuare:
– la pulizia della battigia per impedire l’accumulo di macroalghe o altro materiale organico;
– invitare le persone all’allontanamento dalla spiaggia;
– intensificare i controlli della raccolta di organismi eduli.
Non rientra tra queste misure il semplice e riduttivo “divieto di balneazione”.

Si ritiene pertanto che il Comune debba attivare subito tutte le misure necessarie per l’allontanamento dalla spiaggia delle persone finché dura la fase di emergenza e debba provvedere a predisporre un piano di comunicazione del rischio così come, stante il ripetersi degli episodi, è forse anche necessario che venga attivata una “sorveglianza sindromica” a livello sanitario, tutti provvedimenti previsti fin dal 2007 dalle autorità sanitarie nazionali.

I rilievi di oggi dell’ARPAM danno la fioritura dell’alga a ben 7 milioni e 120.000 cellule/litro!

La tutela del Passetto passa anche attraverso la adozione di idonee misure di protezione dei suoi frequentatori da parte del Comune e degli altri soggetti competenti, in caso di emergenza sanitaria quale quella attuale.

La Sezione di Ancona di Italia Nostra

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