Italia Nostra

Data: 12 Febbraio 2013

Resoconto del Convegno: “Ripensare i parchi e il loro territorio”

Considerazioni e resoconto del convegno “Ripensare i parchi e il loro territorio. Le Apuane nell’area vasta della Toscana nordoccidentale” indetto dal Consiglio Regionale di Italia Nostra e dalle sezioni Apuolunense, di Massa Montignoso e della Versilia svoltosi il 12 dicembre 2012 a Massa, nella Sala della Resistenza di Palazzo Ducale.

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Ecco in estrema sintesi i risultati del Convegno.

I partecipanti hanno espresso un insieme di preoccupazioni quali:

  • La perdurante e ormai consolidata disattenzione, a ogni livello istituzionale, per i Parchi, le “aree protette” e, più in generale, per la questione ambientale; gli strumenti per gestire le criticità ambientali e territoriali sono sempre più deboli e scarsamente efficaci e sempre più spesso vengono depotenziati. Come ha evidenziato il Segretario dell’Autorità del Bacino del fiume Serchio illustrando la proposta della Giunta Regionale di trasformare il parere che l’Autorità di Bacino deve esprimere su strumenti e/o progetti da realizzare su territorio sottoposto a vincolo idrogeologico, da atto “obbligatorio” ad atto “facoltativo” da esprimere solo “ove venga richiesto”. Un vero e proprio depotenziamento di uno strumento di gestione e controllo della fragilità del territorio. Si richiede alla Giunta Regionale di riconsiderare la propria proposta e di non procedere a questa modifica.
  • La continua decadenza in Toscana di iniziative in materia di Parchi e di “aree protette” ha portato all’attuale momento che vede i Parchi (e le “aree protette”) sostanzialmente emarginati e banalizzati nel quadro della politica territoriale e ambientale regionale: da qui lo svuotamento delle loro potenzialità e del loro ruolo nella gestione delle risorse territoriali ed ambientali (che talvolta sembra spingersi fino al tentativo di sottrarre loro parte di territorio). I Parchi, anziché aprirsi all’esterno per contribuire a qualificare il territorio contermine, sempre più si sono chiusi in se stessi, e hanno perduto una qualsiasi presenza attiva nel definire gli assetti di riordino e di riorganizzazione dei vasti territori in cui sono collocati. Anzi subiscono lo sviluppo che si manifesta nelle aree esterne e quindi il modello urbano/industriale prevale e si diffonde anche in aree a prevalente naturalità fino a compromettere gli equilibri ambientali del territorio: da qui dissesti sempre più frequenti e ricorrenti. E sempre più intensi.

I partecipanti al Convegno richiedono pertanto alla Regione Toscana che manifesti una rinnovata attenzione ai “propri” parchi e si attivi per ri-fondare una efficace politica per le “aree protette”. Una rinnovata attenzione che la regione Toscana deve manifestare innanzitutto, e soprattutto, all’interno dei propri strumenti di pianificazione e programmazione quali il Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.), il Piano di Indirizzo Territoriale (P.I.T.) e il Piano Regionale di Sviluppo (P.R.S.): tutti strumenti che sono attualmente in formazione e che possono costituire l’occasione per una presenza attiva dei Parchi e del “sistema delle aree protette” nel quadro territoriale toscano. Si tratta di invertire l’attuale situazione che vede o Parchi (e il “sistema delle aree protette”) sostanzialmente inesistenti e quindi del tutto ininfluenti all’interno degli strumenti della pianificazione e della programmazione regionale… (continua a leggere il documento)

Leggi il documento a cura di Ivano Grande

Consulta il programma del Convegno

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