Italia Nostra

Data: 10 Maggio 2013

Caserta e Carditello: quale destino per le due regge? L’appello di Italia Nostra

Come valorizzare il sito UNESCO di Caserta? Si può scongiurare la vendita della Reggia di Carditello e restituirla alla pubblica fruizione?

Un patrimonio che meriterebbe un’attenzione straordinaria e che invece ha la sfortuna di trovarsi in un territorio che non lo valorizza a dovere: questa l’attuale situazione in cui versa la Reggia di Caserta, proclamata dall’Unesco nel 1997 “Patrimonio dell’umanità”. Il Palazzo Reale ha subito ogni tipo di offesa: cementificazione selvaggia intorno al Parco, cave che fanno da fondale alla magnifica prospettiva ideata dal genio di Luigi Vanvitelli, incuria negli spazi limitrofi, eterni venditori abusivi.

Il  vasto parco è lasciato all’abbandono:  scarsi i fondi per la manutenzione, penuria del personale addetto alla vigilanza, utilizzo improprio come campo di calcio improvvisato o prato per picnic.

Importanti testimonianze sono precluse al pubblico, come il cinquecentesco Palazzo al Boschetto, situato all’interno del Parco Reale, occupato da privati, nonostante le numerose petizioni che da anni sono state promosse da Italia Nostra per cercare di restituirlo  alla pubblica fruizione e garantirne la tutela e il restauro.

Nonostante le sollecitazioni dell’UNESCO, la gestione della struttura lascia alquanto a desiderare: sembra più che altro un condominio con tanti enti allocati all’interno del complesso monumentale.

Anche l’Acquedotto Carolino versa nell’abbandono:  oggi si fa insistente la voce secondo la quale la Soprintendenza di Caserta e Benevento sta progettando di dismetterne la gestione, per consegnare il bene alle due Province interessate, con conseguenze preoccupanti per la frammentazione della gestione e per la mancanza di risorse finanziarie.

La Reggia di Carditello si trova in un drammatico stato di degrado e di abbandono, in un’area circondata da discariche legali e illegali, oggetto di atti vandalici e furti, che hanno colpito anche la parte centrale del complesso restaurata anni fa dal Ministero per i Beni Culturali con i fondi del Lotto.

Questo sito, destinato da Carlo di Borbone a luogo per la caccia e l’allevamento dei cavalli, è stato poi trasformato dall’architetto Francesco  Collecini, per volontà di Ferdinando IV,  in una Tenuta Reale con il Casino Reale e diverse dipendenze: scuderie, stalle, abitazioni per i coloni e ambienti destinati all’attività casearia,  come la produzione della mozzarella.

A causa dei debiti dell’attuale proprietario, il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, ente strumentale della Regione Campania, la Reggia di Carditello è stata posta in vendita all’asta.

Per questo, Italia Nostra, nell’esprimere la sua profonda indignazione, ha chiesto in più occasioni che il Ministero per i Beni Culturali eserciti il diritto di prelazione e acquisti il bene, e che gli enti locali, in primis la Regione Campania, provvedano al suo restauro con fondi europei, per sottrarla al degrado in cui attualmente versa, garantendone la fruibilità con l’inserimento di funzioni compatibili con la sua destinazione originaria.

Italia Nostra  intende sottolineare la valenza strategica nazionale del sito UNESCO di Caserta, lanciando un appello per la sua salvaguardia,  formulando nel contempo proposte concrete, per il rilancio  economico e culturale del territorio casertano.

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Caserta e Carditello: quale destino per le due regge?

Come valorizzare il sito UNESCO di Caserta? Si può scongiurare la vendita della Reggia di Carditello e restituirla alla pubblica fruizione?

Italia Nostra lancia un appello e annuncia le sue proposte per salvaguardare

due gioielli del patrimonio artistico italiano,

simboli rispettivamente di discutibile gestione e tutela negata

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Conferenza stampa

Caserta, lunedì 13 maggio, ore 12.00

Hotel Jolly Caserta

Viale Vittorio Veneto, 13

Interverranno:

Marco Parini, Presidente nazionale Italia Nostra onlus

Maria Carmela Caiola, Presidente sezione Caserta Italia Nostra onlus

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ITALIA NOSTRA – Ufficio stampa Maria Grazia Vernuccio           cell. 335.1282864 – mariagrazia.vernuccio@gmail.com

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