Italia Nostra

Data: 8 Maggio 2013

Italia Nostra Ancona: “Difendiamo il sentiero della fonte, patrimonio di tutti”

MANIFESTA CON NOI DOMENICA 12 MAGGIO, ALLE 16 E 30 AL FORTE ALTAVILLA DI PIETRALACROCE. UNISCITI A NOI IN DIFESA DEL LIBERO ACCESSO AI SENTIERI CHE PORTANO AL MARE E ALLE AREE NATURALI  LUNGO LA FALESIA

DIFENDIAMO IL SENTIERO DELLA FONTE, PATRIMONIO DI TUTTI. GIORGIO PETETTI CI CONDURRA’ IN UNA VISITA GUIDATA ALLE AREE NATURALI DI PIETRALACROCE

Chiediamo a tutti i cittadini di unirsi a noi e di mobilitarsi per difendere l’accesso pedonale pubblico al sentiero della Fonte e a tutti i sentieri della costa del Conero.

Il sentiero della Fonte, nella zona di Pietralacroce, rappresenta un caso emblematico del rischio che corrono i nostri sentieri. Questo è un percorso pedonale pubblico situato al di sopra della falesia e attraversa un’area di straordinario valore naturalistico e paesaggistico, di grande interesse pubblico e una via storica di accesso pedonale al mare, sicuramente più antica di un secolo, utilizzata da coloro che un tempo vivevano di agricoltura e di pesca.   La vegetazione di questa zona è caratterizzata da alberi e arbusti della macchia mediterranea e fioriture di grande pregio.

Dal sentiero si può osservare il panorama verso la città e dal belvedere sopra gli Scogli Lunghi, uno dei punti panoramici e più interessanti di tutta la costa, la vista spazia dalle rupi del Passetto sino a Monte Conero, con la possibilità di osservare anche le scogliere sottostanti, le tradizionali grotte dei pescatori scavate nella roccia, alcune delle quali risalgono agli inizi del novecento, e anche le “vasche” realizzate per l’allevamento ittico in età romana. Questo sentiero ora è minacciato, come la stessa possibilità di avere accesso alla valle che lo ospita, in quanto il proprietario dell’area, con un ricorso al TAR, vorrebbe sbarrare con un cancello il tracciato del sentiero e avere l’intera zona solo per sé. Se questo signore vincesse la causa la pubblica fruibilità dei sentieri del Parco sarebbe a rischio, perché tutti i sentieri attraversano proprietà private.

Una volta che la gente si dimenticasse di questi sentieri, forse qualcuno potrebbe sperare ancora di poter rendere l’area edificabile e di realizzare un enorme profitto. Nel dopoguerra questi terreni erano stati acquistati con lo scopo di costruirvi case di lusso e la successiva nascita del Parco ha ostacolato la realizzazione del progetto.

La politica del Comune di Ancona nell’ultimo decennio sembra invece aver favorito l’abbandono dei sentieri e quindi dell’uso pubblico dell’area.

Infatti con l’Ordinanza Sindacale n°22 del 02-07-07 il Comune di Ancona, per motivi di sicurezza, ha ordinato il divieto di accesso e stazionamento entro un definito tratto di costa del nostro litorale, ma in modo incomprensibile ha fatto affiggere i cartelli di divieto in aree del tutto sicure, con un criterio non corrispondente alle condizioni di effettivo pericolo e quindi impedendo ai cittadini di avere accesso ai sentieri ed alle aree naturali poste lungo la falesia. Tutti i sentieri di rilevante interesse pubblico di quest’area possono essere percorsi in condizioni di sostanziale sicurezza fino al limitare del bordo superiore della falesia e in alcuni casi anche fino alla sua base, in quanto si trovano esternamente alle aree definite in frana e quindi pericolose sulla base della documentazione cartografica (P.A.I.) redatta dall’Autorità di Bacino della Regione Marche.

Come se non bastasse in alcuni punti di quest’area, e in molte altre zone del Parco, sono stati affissi negli ultimi anni dei cartelli che vietano l’accesso pubblico per consentire l’abbattimento dei cinghiali. La posizione di questi cartelli, come del resto la scelta delle zone in cui effettuare l’abbattimento, non  rispetta il regolamento approvato dall’Ente Parco del Cònero che disciplina quest’attività e che afferma che essa non può impedire l’accesso ai sentieri.

Con questa manifestazione i cittadini si rivolgono quindi al Comune di Ancona, all’Ente Parco del Conero, alla Regione Marche, al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) perché agiscano per difendere la libera fruizione di tutti i luoghi naturali posti lungo la falesia e sopra di essa, lungo la costa del Cònero, conservando i tracciati pedonali esistenti e creando le condizioni perché sempre più ampi tratti di costa possano essere frequentati liberamente dai cittadini.

In particolare chiediamo all’attuale commissario e al futuro sindaco di Ancona di cancellare l’ordinanza n°22 del 02-07-07 e sostituirla con una opportuna segnaletica informativa e dissuasiva, collocata nelle zone di effettivo pericolo, che risulterebbe più efficace dell’ordinanza e più rispettosa della libertà e responsabilità dei cittadini sancite dalla costituzione.

In alternativa abbiamo già chiesto, con una lettera dei giorni scorsi, di modificare la collocazione degli attuali cartelli che non sono posti all’accesso delle effettive aree pericolose di falesia bensì all’inizio di percorsi in aree naturali che nulla hanno a che vedere con quelle zone.

La fruibilità di questi sentieri in aree naturali non pericolose è quindi oggi a rischio per la cattiva collocazione della cartellonistica di una ordinanza da noi non condivisa.

Inoltre chiediamo ai membri del Consiglio Direttivo del Parco del Conero di far rispettare il regolamento che disciplina l’abbattimento selettivo dei cinghiali in modo che questa non si svolga lungo i sentieri e nelle aree loro adiacenti.

Infine chiediamo ai cittadini di aderire alla nostra richiesta per la libera fruizione pedonale pubblica delle aree naturali del Parco del Conero non comprese nelle zone pericolose di falesia.

Siamo altresì fiduciosi che i giudici del TAR Marche sappiano decidere, in merito al sentiero della Fonte, nel pieno rispetto di questo diritto.

Firmato:

Associazione “Grotte di Monte Cardeto”, Associazione Grotte “La Ginestra del Conero”, Associazione “Pescatori Grotte del Passetto”, Associazione Italia Nostra Onlus Ancona, Circolo il Pungitopo Ancona di Legambiente, Club Alpino Italiano Ancona, Comitato Mare Libero, Comitato Mezzavalle Libera, Forum Paesaggio Marche, Laboratorio Culturale Ancona, Laboratorio Sociale, WWF Ancona

(clicca sul volantino per ingrandirlo)

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