Italia Nostra

Data: 10 Agosto 2013

Italia Nostra Pavia: la sentenza del TAR sul ricorso contro il Centro Commerciale di Borgarello

Da parecchi anni a Borgarello si parlava, com’è noto, del progetto di nuovo Centro Commerciale, grazie all’intraprendente disinvoltura dell’allora sindaco Donato Rovelli; centinaia di speranzose richieste di assunzione erano persino state depositate in Comune.

Finché tre anni fa, con istanza del 3.8.2010, la Società Progetto Commerciale s.r.l. con sede in Bergamo e capitale sociale di € 250.000 chiese al Comune l’autorizzazione ad aprire una struttura di vendita di 14950,00 m2di superficie, di cui 2500 per il settore alimentare e 12450 per quello non alimentare, nel quadro di servizi vari,  tra cui un albergo, per un totale di 48900 m2 di superficie e 53700  m2 di parcheggi pubblici. Il Comune approva: è grosso l’affare, una gran cementificazione di campi verdi, una potente macchina per attirare clienti, traffici, inquinamento e intasamento non solo a Borgarello, ma alle non lontane Certosa e Pavia. Il Commissario prefettizio rilascia l’autorizzazione il 5.4.2011, passando sopra a una serie di incongruenze e di irregolarità palesi a chi abbia la pazienza di leggere gli atti delle Conferenze di Servizi.

A Pavia la Sezione di Italia Nostra ha sempre visto la Certosa di Pavia come il monumento principale del territorio pavese, e l’antico Parco Visconteo come il contesto paesistico di pregio entro il quale il convento certosino va salvaguardato e ammirato. Ha dunque subito valutato la gravità dei rischi e previsto i costi e l’insostenibilità dei danni che la grande operazione avrebbe inflitto a tutto il territorio pavese, non soltanto a Borgarello, dove ha regnato da decenni la speculazione edilizia e mancano servizi. Ha quindi chiesto alla Presidenza nazionale di opporsi al progetto.

L’opposizione di Italia Nostra, assieme a Legambiente, si è concretata in un accurato ricorso straordinario al Capo dello Stato dell’Agosto 2011, poi trasferito al TAR della Lombardia nel novembre 2011 dagli avvocati Franco Maurici e Roberto Scola. Merito di quest’ultimo è stato chiedere un’accelerazione della procedura al Tribunale milanese, che ora si è finalmente pronunciato accogliendo sia questo sia gli altri ricorsi, dei Comuni di San Genesio e di Pavia, anch’essi preoccupati per l’impatto ambientale e commerciale di una operazione tanto invasiva.

In attesa di conoscerne le motivazioni, la Sezione di Italia Nostra esprime vivissima soddisfazione per la sentenza del TAR lombardo, che risponde a una sentita e radicata esigenza di tutela del territorio e del paesaggio agrario pavese, contro isolate voci discordi di politici o sprovveduti o illusi.

Auspica che il progetto di Centro Commerciale sia sepolto una volta per tutte, a beneficio di Pavia e della sua Certosa. E mentre legge la sentenza come un concreto passo per attuare in Lombardia l’articolo 9 della Costituzione, se ne compiace come di un omaggio dei lombardi di buona volontà ai sensati e onesti programmi del Sindaco e della Giunta eletti dai cittadini di Borgarello nelle ultime elezioni amministrative.

Ribadisce infine l’impegno a sostenere ogni azione per la tutela, il restauro e la fruizione pubblica del Parco Visconteo e della Certosa di Pavia.

Per il Consiglio Direttivo della Sezione di Pavia di Italia Nostra

Il Presidente, Dr. Achille Mortoni

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