Il Consiglio Regionale di Italia Nostra Onlus delle Marche invita il Consiglio Comunale di Porto Recanati a prendere atto del parere fortemente negativo espresso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche in sede di Valutazione Ambientale Strategica alla variante al PRG avente ad oggetto l’insediamento turistico previsto sulla collina del Burchio e di conseguenza a recedere dall’adozione in via definitiva di tale strumento di pianificazione. Italia Nostra Marche esprime il proprio convinto compiacimento per la completezza, la chiarezza e le inequivocabili conclusioni di non conformità a leggi e piani sovra ordinati espresse dall’organo decentrato del Ministero dei Beni Culturali; un parere che non lascia molti dubbi sulla incompatibilità del progetto presentato dalla società Conero Blu poi fatto proprio dall’Amministrazione Comunale in sede di prima adozione della variante urbanistica, nonostante la forte mobilitazione dei cittadini residenti e la contrarietà di ampia parte delle forze politiche di opposizione.
Le motivazioni che sostengono il parere di non conformità e di incompatibilità paesaggistica della proposta avanzata sono molteplici e tutte di grande rilievo; si va dalla compromissione di aree perifluviali e boschive tutelate per legge, alla sostanziale manomissione e perdita di un paesaggio agrario di valore paesistico-ambientale, peraltro vincolato proprio dal Piano regolatore vigente, alla perdita irreversibile di ampie superfici di suolo fertile, ciò in sfregio a quanto previsto dalla recente legge regionale n. 22/201, che giustamente viene richiamata dal parere della Direzione Regionale in quanto emanata proprio per limitare un’ulteriore cementificazione di suolo agricolo. A fronte di tale autorevole e vincolante parere negativo dell’organo dello Stato preposto per legge alla tutela del Paesaggio, ci chiediamo come possa un’Amministrazione che si dichiara a favore di uno sviluppo “sostenibile” adottare definitivamente tale variante al PRG a poche settimane dalle elezioni per il rinnovo dei propri organi istituzionali.
Ci chiediamo infatti che senso avrebbe favorire un’ulteriore operazione dal profilo chiaramente privato, anche se dettato da interessi economico-finanziari legittimi, ai danni di un territorio che certamente non manca di offrire alternative per realizzare strutture di alto pregio turistico, a cominciare dalle incompiute presenti all’interno del proprio territorio comunale e dalle enormi volumetrie inutilizzate, anche da molti anni, che potrebbero essere riqualificate e riconvertite, come peraltro suggerisce la stessa Soprintendenza.
Italia Nostra auspica invece che la nuova Amministrazione Comunale che uscirà dalle prossime elezioni ponga al centro della propria azione politica il blocco della cementificazione del territorio agricolo, la rigenerazione di aree abbandonate e degradate, la creazione di un grande parco archeologico nell’area della antica Potentia, il sostegno ad un turismo basato non soltanto sul mare, ma anche sulle rilevanti risorse culturali e archeologiche a tutt’oggi poco valorizzate se non addirittura trascurate. Il futuro di Porto Recanati, come pure dell’intera nostra regione, non risiede certamente in un’ulteriore espansione urbanistica delle nostre città, ma su di un modello di sviluppo che veda al centro la costruzione di un sistema turistico capace di valorizzare le enormi risorse paesaggistiche, storico-culturali ed eno-gastronomiche, in definitiva quella “bellezza”, tanto evocata anche di recente dalla politica, di cui le Marche sono ricche e del cui valore anche socio-economico i cittadini cominciano ad essere finalmente consapevoli. Ci auguriamo che, anche a partire da Porto Recanati, le Marche possano avviare un nuovo e coerente percorso di corretta e sana gestione del territorio; magari cominciando con l’approvazione entro questa legislatura regionale della proposta di legge di iniziativa popolare sulla tutela del paesaggio e il governo ecosostenibile e partecipato del territorio del Forum Paesaggio Marche.
