Guardiamo il progettato polo librario dentro il vasto complesso immobiliare che fu l’Ospedale Sant’Agostino. Se pure corrispondesse (ma crediamo che non sia così) al modello ideale di biblioteca secondo i più aggiornati standard di efficienza, varrebbe però per una biblioteca di pubblica lettura e di nuova istituzione. Perché qui si tratta del trasferimento di due raccolte librarie storiche e di ricerca, da oltre un secolo insediate nel settecentesco pubblico Palazzo dei Musei secondo riconoscibili intenzioni di sistemazione monumentale. E non solo per la “Poletti”, con la solenne statua marmorea dell’Architetto di Pio IX e le due grandi tempere celebrative a segnalarne l’ingresso, al fondo del Museo Lapidario. I vani settecenteschi del Grande Albergo delle Arti (divenuto Palazzo dei Musei), progettati dal Termanini, accolsero senza forzature le scaffalature da lui disegnate, rimosse, con la biblioteca, dal Palazzo Ducale… (continua a leggere il comunicato)
Italia Nostra
Il polo librario: un progetto che cancella l’identità delle biblioteche storiche di Modena
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