Italia Nostra

Data: 15 Luglio 2014

Depurazione, un monitoraggio straordinario

In piena stagione balneare esplode la bomba della depurazione calabrese,come d’altronde ogni anno. Perché il sequestro di tanti impianti? Tutto ciò non può generare che preoccupazioni ed inquietudini così come i tanti video che circolano sui network.  Una situazione che, in realtà, si protrae irrisolta da anni, e per molti versi peggiora, come dimostrano le diverse inchieste, senza alcuna garanzia per la salute dei cittadini né per quella del mare. L’immagine a cui in molti dicono di tenere e in pochi hanno davvero a cuore. Una emergenza che tale non è dal momento che: da troppi anni lo stato del sistema è sotto la lente delle istituzioni regionali. Non ci si può più nascondere dietro un dito, occorre dare risposte immediate ai cittadini ed ai turisti. In tante location della Calabria il mare è sporco e la balneabilità compromessa.

mare_sporco 

Quanto pubblicato nei giorni scorsi su Vibo Valentia, i sequestri degli impianti di questi giorni,i video su facebook generano forti dubbi e grandi preoccupazioni. I controlli avvengono 24 ore su 24? Com’è la salute dei fanghi? È il sistema dei controlli a generare forti perplessità. Per questo l’Arpacal deve avere quale organismo tecnico-scientifico che fornisce la propria attività di supporto alle istituzioni per lo svolgimento dei compiti loro attribuiti dalla legislazione nel campo della prevenzione e della tutela ambientale un ruolo fondamentale. In ogni caso, che il sistema dei controlli sia insufficiente lo dimostrano da anni i monitoraggi effettuati dalla Goletta Verde di Legambiente. Le premesse non sono delle migliori: sono decine le segnalazioni dei cittadini allarmati dal mare sporco e dagli scarichi abusivi lungo le coste. I bagnanti, evidentemente, la pensano diversamente da chi, con una certa faccia tosta, s’affanna a rassicurare la gente, anche di fronte all’evidenza: il nostro mare,spesso, è ridotto a una fogna a cielo aperto.

Occorre una decisione forte i sindaci devono “adottare” i depuratori della propria città, farsi promotori dei piani di ammodernamento e di potenziamento, creare sinergie con Arpacal e Regione Calabria, che devono dal canto loro avviare un piano straordinario di monitoraggio delle acque marine.24 ore  su 24,informando in tempi reali i cittadini sullo stato di salute delle acque e del mare. Solo così la Calabria potrà non tradire le aspettative dei turisti. E le ultime speranze dei suoi abitanti. E garantire la salute,bene supremo ma spesso dimenticato proprio da chi ha il compito istituzionale di garantire.

Giuseppe Gigliotti

Responsabile Regionale Ambiente – Italia Nostra Lamezia Terme

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