Le campagne

Data: 30 Luglio 2014

Osservazioni alle previsioni edificatorie del PRG del Comune di Ascoli

È proprio vero che non c’è limite al limite. Come se non bastassero le previsioni edificatorie del PRG adottato dal Comune di Ascoli, la Provincia di Ascoli, ancora ben viva e vegeta, ha presentato un’osservazione per la trasformazione dei terreni dell’Istituto Agrario di Marino del Tronto da area agricola e verde a zona edificabile. Secondo la Provincia, infatti, quest’area dopo la realizzazione dello svincolo del tracciato viario dell’Ascoli-Mare, non può essere più convenientemente utilizzata per l’attività agricola.

Detta area, inoltre, potrà essere resa facilmente accessibile a seguito della realizzazione di una nuova rotatoria. Inoltre, è da ritenere che, con la richiesta nuova attività edificatoria, sarà possibile finalmente provvedere all’occupazione di tutti gli spazi ancora disponibili, completando le lottizzazioni ciclopiche realizzate a Villa Pigna. Così nessuno potrà mai dire che non si è fatto tutto il possibile ed anche di più per coprire con edifici ogni e qualsiasi angolo ancora libero!

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Tra l’altro, nella richiesta fatta, viene fatto presente che anche dal punto di vista paesistico ambientale non sono presenti caratteristiche particolari “essendo la zona defilata da prospettive panoramiche, sovrastata dallo svincolo stradale e fronteggiata a sud dal centro abitato di Villa Pigna e non essendo previsti vincoli del Piano Paesistico Ambientale Regionale”. Ora, a parte le valutazioni sul limitato pregio ambientale e paesistico del sito su cui non si può in alcun modo concordare, stante l’importanza che questo residuale spazio libero assume nel contesto di una zona eccessivamente urbanizzata, restando quale unico spazio libero che permette la visione della collina e dei rilievi che, sullo sfondo, si stendono sino al Colle San Marco e alla Montagna dei Fiori, è proprio la presenza dello svincolo stradale e delle lottizzazioni che non giustifica la richiesta. Con la nuova lottizzazione, infatti, si aggiungerebbe danno a danno, completando quelli enormi sin qui arrecati. Ricordiamoci che quello che facciamo alla natura, la natura lo restituisce!

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Oltre al fatto che di edificazione nel piano regolatore di Ascoli Piceno ne è stata prevista uno sproposito sempre ingiustificata da una mancanza totale di previsione di sviluppo economico della città e di un aumento della pressione antropica, le pause, la visione della natura, l’assenza di edificazione e dunque la permeabilità del suolo, sono indispensabile e necessarie per una garanzia di qualità della vita e di sicurezza. Senza volere ripetere quanto già affermato in più occasioni a proposito della devitalizzazione del Centro Storico che provocherebbe questa ulteriore espansione edilizia in periferia non solo di tipo residenziale, ma, tanto per non farsi mancare niente, fino al trenta per cento della volumetria massima realizzabile, anche commerciale e direzionale. Riteniamo opportuno effettuare la segnalazione anche allaSoprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per eventuale azione di tutela prevista dagli articoli 10 comma 4 lettera f e articolo 45 dei codici dei beni culturali.  Si allegano alcune immagini della zona di cui trattatasi, convinti del suo particolare pregio, reso ancora maggiore dalla presenza in cima alla collina della Villa Mercatili, che dalle nuove costruzioni riceverebbe un danno irrimediabile.

 

Arch. Maria Teresa Granato

Vice Presidente della Sezione Ascoli di Italia Nostra

 

 

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