Le campagne

Data: 31 Luglio 2014

Sì al ripristino della ferrovia Urbino-Fano per unire la regione

Il Consiglio Regionale di Italia Nostra per le Marche condivide la posizione espressa da alcuni esponenti politici regionali e locali, dal sindaco di Urbino nel suo recente incontro con il governatore Spacca, da altri soggetti ed associazioni a favore del ripristino della Ferrovia Urbino-Fano, non solo come tratta di natura turistica ma come ammodernato trasporto pubblico alternativo al trasporto su gomma, inquinante e rumoroso. Il trasporto su rotaia è necessario ed utile per ridurre i tempi di percorrenza e mettere in “rete” la costa con l’interno e con quella meravigliosa città che è Urbino, favorendo anche l’alleggerimento dalle auto di un centro storico “difficile” e la riduzione del problema dei parcheggi. L’isolamento dell’interno del Pesarese già è stato pagato a caro prezzo con l’abbandono di sette comuni in favore della Romagna e con altri comuni ancora in attesa di passare il confine. Una scelta che ha posto in evidenza l’incapacità degli amministratori di rispondere alle esigenze di mobilità (e non solo) dei cittadini marchigiani.

Ripristinare la ferrovia vuol dire effettuare una manutenzione straordinaria della linea, procedere alla riduzione /eliminazione dei passaggi a livello e soprattutto mettere in campo una politica che voglia veramente puntare sul trasporto pubblico; quindi necessità di rivedere il servizio con autobus che va asservito alla ferrovia e non messo su strada in concorrenza con essa, formulare un orario cadenzato e disporre di linee automobilistiche che colleghino i paesi lontani dalle ferrovia in coincidenza della fermata del treno.

E’ errato porre in alternativa la pista ciclabile, che è un trasporto individuale, con il treno che è un asse portante del trasporto pubblico; i treni possono trasportare le biciclette ed ampliare il raggio di loro utilizzo, non viceversa. Noi siamo a favore di questa sinergia che non può avvenire sulle spoglie della ferrovia Urbino Fano o di altre ferrovie dell’interno! Si ricordi ad esempio come la soppressione della Porto San Giorgio-Fermo-Amandola nel 1956 abbia creato pessime condizioni di mobilità nella provincia di Fermo che scontiamo tutt’oggi. Se le Ferrovie dello Stato non fossero interessate al progetto si può ricorrere ad altri soggetti pubblici/privati come già avvenuto in altre regioni. A fronte del disinteresse di molti anche, ad esempio, per la tratta Fabriano Pergola abbandonata a se stessa, fà da contraltare il recente voto alla unanimità del Consiglio della Regione Marche a favore di uno studio di fattibilità per il potenziamento delle linee ferroviarie anche al fine di realizzare collegamenti che tocchino l’intero territorio, quale ad esempio l’anello Civitanova Fano via Fabriano e Fossombrone, utilizzando la Fano Urbino, come una moderna metropolitana.

Italia Nostra nelle Marche è coerente con le posizioni espresse dalla Associazione a livello nazionale che ha dedicato il più recente numero della propria rivista alle “Ferrovie delle Meraviglie” e che esprime l’attuale presidente di CO.MO.DO, l’arch. Bottini. Quindi invitiamo tutti a lavorare serenamente sullo studio di fattibilità per “ricucire” la nostra regione attraverso una rete di mobilità pubblica su rotaia che unisca le più diverse parti della regione, una rete ferroviaria non inquinante che concorra a conservare il paesaggio marchigiano a rischio devastazione per i nuovi progetti di infrastrutture stradali.

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