Italia Nostra

Data: 12 Settembre 2014

Osservazioni sulle Mura urbane di Lucca

Sempre più spesso la cronaca registra cadute di turisti dai bastioni delle Mura urbane. Chiaramente siamo tutti profondamente colpiti da questi eventi che possono avere (ed hanno avuto) anche gravi conseguenze. Siamo però convinti che la responsabilità principale di quanto successo ricada sull’incoscienza del pericolo esistente vuoi per l’età e per la concomitante mancanza di sorveglianza degli adulti vuoi per chi si propone di sfidare una evidentissima conformazione dei luoghi scegliendo esibizioni inappropriate senza capacità di autogestione.

Nei casi di veri e propri dirupi, poi, il nostro parco/monumento storico presenta già transennature metalliche fisse come quelle poste in vicinanza delle Porte (ad. es. S. Anna) o situate in alcuni punti specifici sul baluardo Il Salvatore. Nessun ulteriore orpello ostativo può essere aggiunto per motivi conservativi ai parapetti monumentali che già sono lì a svolgere la loro funzione di evidente monito/ostacolo. Su questi punti condividiamo l’atteggiamento “attento e cosciente” della Soprintendenza. Ma il problema della sicurezza della frequentazione del monumento è un aspetto che in primis il Comune non può tralasciare demandando solo a dei cartelli segnaletici il ruolo di deterrente.

Banchine

Infatti bisogna costatare che troppo spesso i parapetti, a causa della scarsissima manutenzione, non riescono a svolgere questa loro funzione ostativa. Su questo punto Italia Nostra ha fatto segnalazioni e suggerimenti a più riprese negli anni passati (l’ultima volta giusto un anno fa) all’Amministrazione Comunale, alla Soprintendenza e all’Opera delle Mura e su questo punto ha parlato anche ad un convegno del 2011 e ad uno del maggio scorso. I parapetti che costeggiano il perimetro esterno della passeggiata e dei baluardi troppo spesso, per incuria e assoluta mancanza di manutenzione continua, non sono più PARA-PETTI, ma si sono trasformati in semplici cigli erbosi. Questo si verifica ove i parapetti sono costituiti solo da terra sul loro fronte interno. Eventi atmosferici e la frequentazione continua dell’uomo hanno fatto sì che questo fronte terrato molto spesso sia crollato e che la terra così caduta abbia comportato un innalzamento del piano di calpestio formando una sorta di rampe che finiscono per invitare e favorire la salita sul piano in quota degli stessi parapetti. La cosa è principalmente evidente in quasi tutti i baluardi e lungo le cortine che dal Baluardo S. Martino a nord vanno verso est.

Orbene riportare questi PARA-PETTI al loro stato originario e di sicurezza significa riportare il loro fronte interno terrato in posizione verticale usando le opportune tecniche di stabilizzazione già positivamente sperimentate ri-dando agli stessi il dovuto dislivello rispetto al piano di calpestio. In questo modo (attraverso una semplice opera di restauro/manutenzione) si impedisce di fatto l’incosciente accesso ad un’area pericolosa, tutelando in primis i bambini… Trattasi, generalmente, di interventi assai semplici e non particolarmente onerosi. Con piacere abbiamo constatato che un efficace intervento del genere recentemente è stato eseguito nella cortina tra il baluardo Il Salvatore e Porta Elisa. Si tratta di estenderlo e (fondamentale) di fare continua opera di manutenzione da inserire nei bilanci ordinari annuali dell’Opera delle Mura.

ParapettoEst

Qualche problema e attenzione in più, probabilmente richiederà la messa a punto dei parapetti a nord del baluardo Il Salvatore per la compresenza di spesse radici e per l’accortezza di non danneggiare le piantumazioni arboree. Un’ulteriore attenzione necessitano subito anche i cartelli segnalatori posti alle varie salite sulle Mura. Questi cartelli a nostro giudizio risultano sibillini e indecifrabili. E non solo perché non sono stati ancora tradotti correttamente nelle più popolari lingue straniere (come da tempo promesso)! Proprio sulla SIGNIFICANZA di questi cartelli vogliamo porre l’attenzione: c’è qualcuno, non tecnico, che comprende il significato dell’avviso “banchine non percorribili” o che sa leggere quell’abbozzo di disegnino sulla destra come “mezzo profilo della passeggiata” quale vorrebbe essere?

Suggeriamo di sostituire il termine “banchina” (troppo tecnico) con quello più comprensibile ma altrettanto ineccepibile di “ciglio” anzi di “cigli privi di protezione” o meglio ancora “cigli e parapetti senza protezione”, comprendendo sia la parte marginale interna che quella esterna. Il grafico, inoltre, a ns. modo di vedere, dovrebbe rappresentare una sezione completa, credibile e leggibile del manufatto rappresentandone un profilo con cigli, parapetti, alberi e carreggiata pensile. Poi, chiaramente, verso volontà incoscienti di qualcuno non possiamo fare assolutamente nulla né sulle Mura né in qualsiasi altro luogo.

Il Presidente della Sezione di Lucca

(arch. Roberto Mannocci)

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