Italia Nostra

Data: 2 Ottobre 2014

Su Villa Paris la risposta di Italia Nostra dopo la conferenza stampa del Sindaco di Roseto

In riferimento agli interventi demolitivi previsti su Villa Paris sita in Roseto degli Abruzzi, questa Sezione, in data 09.07.2014, con propria nota n. 33/2014, metteva in evidenza come un tabellone pubblicitario nello spazio verde occupato dalla indicata villa pubblicizzasse la prossima realizzazione di “appartamenti signorili”.

Alla predetta nota abbiamo avuto il gradito riscontro della Sopraintendenza, a cui la presente è pure indirizzata, con la quale, in sostanza, l’Amministrazione comunale di Roseto degli Abruzzi veniva invitata a “verificare innanzitutto con ulteriore approfondimento istruttorio se il procedimento in oggetto riguardante il complesso immobiliare di Villa Paris, con demolizione totale dell’attuale fabbricato, alla luce degli atti di governo del Comune …, sia ammissibile dal punto di vista giuridico; ed inoltre al fine di tutelare il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico del territorio di Roseto degtli Abruzzi …, e di evitare un ulteriore impoverimento dello stesso, di rivedere l’applicazione della L.R. n. 49/12, legge, che si ricorda, è stata emanata ai fini della promozione della riqualificazione delle aree degradate (art. 1 c. 1) e non, al contrario, per l’alterazione di ambiti dotati per le loro caratteristiche fisiche e paesaggistiche di notevole qualità”.

Dal quotidiano “Il Centro”, nell’edizione del 18.09.2014, apprendiamo che il Sindaco, con una conferenza stampa, presente il dirigente del Settore Urbanistico, dott. Patacchini, avrebbe dichiarato che “Villa Paris può essere demolita”.

Alla luce di quanto sopra, chiediamo al Dirigente che ha la competenza all’emanazione dell’eventuale autorizzazione a costruire di sapere:

1) in che modo intenda superare le numerose, puntuali e competenti argomentazioni messe in evidenza dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, per il tramite della propria Sopraintendenza;

2) in che modo, in particolare, intenda considerare inapplicabile la previsione delle norme tecniche del vigente P.R.G. del Comune di Roseto, relativamente alla “sottozona F2: Verde privato vincolato” nella quale insiste la costruzione in parola. Relativamente a questo ultimo proposito, riteniamo che questa normativa non possa essere assolutamente disattesa, anche in ragione dell’art. 2, comma 8, lett. c), della L.R. n. 49 del 15.10.2012.

Si chiede, pertanto, al Dirigente del Comune di Roseto degli Abruzzi, dott. Patacchini, un immediato riscontro alla presente e, a tutti gli altri Enti ed Autorità in indirizzo, di valutare con il consueto scrupolo le nostre osservazioni onde evitare che un importante edificio, facente parte con il suo parco del patrimonio architettonico, storico e ambientale del Comune di Roseto degli Abruzzi, possa essere completamente distrutto e andare definitivamente perduto.

Il Presidente della Sezione di Atri

Domenico Zenobio

(la presente lettera è stata inviata al dott. Lorenzo Patacchini, all’Assessore all’Urbanistica della Regione Abruzzo, alla Sopraintendenza per i Beni architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo, all’Ordine degli Architetti della Provincia di Teramo, ecc.)

 

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