Italia Nostra

Data: 17 Ottobre 2014

Sezione di Tigullio: La stagione delle alluvioni

Autunno, stagione di alluvioni. Sarebbe un fenomeno naturale, parte dell’evoluzione terrestre, non fosse che morti e danni ne seguono in un territorio densamente abitato ed antropizzato. La combinazione di situazioni naturali e geografiche e di azioni umane ha portato Genova e la Liguria a un livello critico.     L’afflusso diretto di venti carichi di umidità dal Tirreno; la particolare situazione orografica con monti precipitanti in mare per tutto l’arco costiero; la realtà di corsi d’acqua quasi totalmente torrentizi, ripidi, con portate assai variabili, con tempi di corrivazione brevissimi, predispone a fenomeni alluvionali frequenti. La Liguria è densamente abitata e infrastrutturata e l’uomo ci ha messo molto del suo per renderli pericolosissimi.
I torrenti corrono spesso tra muri di case e palazzi. Le aree golenali di espansione delle piene sono scomparse o occupate da costruzioni. Molti sono intubati sotto strade, piazze e case, nella inconsapevolezza della gente. Il terreno nelle città è totalmente impermeabilizzato e l’acqua può solo scorrere rovinosamente a valle, nell’inutilità di chiaviche e reti della acque per smaltirla. Dimenticando che i liquidi sono incomprimibili e che la legge dei vasi comunicanti non si può abrogare.
Il Bisagno nel tratto focivo fu coperto a partire dagli anni ’30, realizzando la via trionfale verso il mare (oggi via Brigate Partigiane) riducendone l’alveo a 1/3.
L’azione di tutela del paesaggio e dell’ambiente si intreccia profondamente con una migliore gestione della nostra terra e con la sicurezza della popolazione. E’ brutto avere previsto il ritorno, sempre più vicino e sempre più dannoso, di fenomeni, definiti naturali, che colpiscono con violenza inaudita ma non imprevedibile scaricandosi su ambienti modificati senza preveggenza. Forse con l’illusione dell’onnipotenza o con la speranza che saremmo stati risparmiati.
Come associazione, siamo intervenuti da tempo e su vari fronti sull’emergenza dissesto e scempio del territorio. Sebbene non sia nostro compito occuparci di sicurezza e risparmio, nelle azioni e ricerche svolte la conseguenzialità con la tutela è apparsa evidente. Abbiamo fatto azioni per impedire discariche di inerti sui corsi d’acqua; osservazioni al Nuovo Regolamento Regionale per i corsi d’acqua del 2011, sfociate in un ricorso al TAR insieme a Legambiente e WWF, in particolare sulla distanza minima delle costruzioni portata a 3 m in ambito urbano (!); ricerca sui tombinamenti dei torrenti; interventi sui lavori post-alluvione alle 5Terre; osservazioni per la cosiddetta “messa in sicurezza” del fiume Entella; molteplici campagne per la tutela dei terrazzamenti e dell’architettura rurale; e altro. Le polemiche sugli avvisi sono ormai sterili. Ogni forte temporale porta frane e dissesti, allagamenti, perchè il territorio non ce la fa più. La gente è impaurita ed esasperata. Ma la cultura della tutela e dell’autoprotezione non si sono fatte ancora strada nella mentalità comune; non si pretendono dai politici cambiamenti di rotta; si reagisce ancora come se tutto ciò fosse una punizione divina e non il risultato conseguenziale di scelte sbagliate e a corto raggio.

 

Lavagna 11 ottobre 2014
Per la sez. Tigullio di Italia Nostra

Anna Maria Castellano

 

 

 

 

 

Ci daresti una mano?

Regalati la tessera di Italia Nostra e donala ai tuoi amici per proseguire una storia lunga oltre 65 anni di iniziative, progetti e battaglie per il Paese.

Italia Nostra
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy