Italia Nostra

Data: 22 Aprile 2015

Convenzione tra Italia Nostra e Roccamorice per rilanciare l’Eremo di Santo Spirito a Maiella

Sottoscritta nella mattinata di sabato 18 aprile 2015 una convenzione tra il Comune di Roccamorice, rappresentato dal Sindaco Alessandro D’Ascanio e il Presidente nazionale di “Italia Nostra” Marco Parini, presente anche il redattore del progetto di fattibilità, Adriano Paolella, per rilanciare l’Eremo di Santo Spirito, di Pietro di Angelerio, che fu papa Celestino V, sul piano storico-artistico, culturale, turistico e socio-economico per il territorio montano nel quale è inserito da secoli.

La firma della Convenzione, che avrà una durata di 5 anni e che stabilisce i ruoli diversi di collaborazione e di intervento tra Roccamorice ed “Italia Nostra”, al termine di un lungo percorso avviato con i contatti con il Sindaco Alessandro D’Ascanio, da parte di Oreste Rutigliano, consigliere nazionale di “Italia Nostra” , dell’architetto Alfonso Settimio, al quale si deve il più importante intervento di recupero e restauro negli anni ‘80 del XX secolo e da Giampiero Di Federico, che gestisce la Scuola di arrampicata nei pressi dell’Eremo, è avvenuta alle 11,30, nel corso di una conferenza stampa, tenuta nella Sala Cascella dell’ ex fabbrica di liquori alla Pineta di Pescara, messa a disposizione da Licio Di Biase, coordinatore delle attività culturali.

Erano presenti tra gli altri Mimmo Valente, presidente della Sezione Italia Nostra di Pescara, Antonio Bini, Beniamino Gigante, amministratori e assessori di Roccamorice ed altri Comuni del circondario, che hanno salutato con un lungo applauso la sottoscrizione del documento, che apre importanti prospettive per la valorizzazione di un patrimonio paesaggistico e storico-artistico, che come ha sottolineato Adriano Paolella, dopo l’introduzione di Alessandro D’Ascanio che ha definito l’Eremo di Santo Spirito, dove sono stati avviati importanti lavori di restauro che dureranno per almeno due anni, uno dei beni culturali in grado di dare un’identità non solo al luogo in cui sorge ma all’intero Abruzzo, unendo insieme la dimensione contemplativa (il silenzio), la dimensione storica di Pietro del Morrone, con un monumento legato ad un luogo e ad un personaggio di assoluto rilievo. Ha poi segnalato i tre livelli operativi avviati: il Comitato per il riconoscimento degli Eremi da parte dell’UNESCO; la Mostra in allestimento con Telecom e Parco della Maiella all’EXPO di Milano; il Percorso giubilare in autunno. Gli ha fatto eco Adriano Paolella che ha illustrato il significato dell’attenzione di Italia Nostra a creare un sistema di tutela e conservazione dei beni culturali in modo continuativo, ricordando che è possibile ottenere interventi finanziari per i restauri, ma non si trovano più per la conservazione e agibilità permanente. Di qui la valutazione dell’opportunità di collaborazione con il Comune di Roccamorice da parte di Italia Nostra che si fa motore del “fare” con i suoi 5 modi di intervenire (grandi gesti): tutela, valorizzazione, restauro, gestione, educazione.

Dopo l’indirizzo di saluto di Licio Di Biase, che ricordando l’interesse suscitato dalla Mostra sugli Eremi d’Abruzzo, tenuta all’Aurum dal 9 al 16 aprile, ha plaudito all’iniziativa, attraverso l’avvio di un così interessante movimento, ha preso la parola l’avvocato Marco Parini, presidente di “Italia Nostra” che, a sua volta, si è soffermato sulla finalità di Italia Nostra negli interventi diretti alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, impegnandosi anche per iniziative come quella di Roccamorice, primo degli interventi per la tutela di un Eremo di montagna, dopo aver sviluppato un’importante azione nel campo dei parchi urbani, partendo da un momento storico speciale quello del monachesimo medievale, che ha avuto la sua origine in Italia. Ha anche messo in rilievo che “l’Italia è tutto un Louvre”, nel segnalare che i 10 milioni annui di visitatori al Louvre di Parigi sono ben poca cosa rispetto ai 42 milioni di visitatori (dati 2013) che giungono ogni anno in Italia, ricca di un patrimonio che non sempre ha una doverosa promozione, quando invece potrebbe essere alla base dello sviluppo di un’economia sostenibile, con iniziative adeguate, tese a far diventare un bene comune il patrimonio storico-artistico dei nostri territori.

Si è proceduto quindi alla firma della convenzione, che prevede la manutenzione e la fruibilità dell’Eremo con servizi, foresteria, attività museale, comunicazione più efficace, ecc. Alcune proposte e suggerimenti sono venuti da alcuni interventi, dopo quello di Mimmo Valente, che ha espresso la soddisfazione della sezione pescarese, da lui presieduta, per l’avvenimento; Beniamino Gigante, che ha proposto un concerto promozionale; Giampiero Di Federico, che ha annunciato l’organizzazione di una Festa degli Eremi con un itinerario guidato ai tre Eremi celestiniani: Santo Spirito, San Giovanni e San Bartolomeo in Legio; segnalato anche da una socia partecipante all’incontro la possibilità di riproporre il romanzo postumo “La Rappresaglia” (Textus, 2003), della scrittrice aquilana Laudomia Bonanni (L’Aquila, 8 dicembre 1907 – Roma, 21 febbraio 2002, avrebbe insegnato a Roccamorice come ha informato E. Santangelo), ambientata tra il paese e l’Eremo nel periodo della seconda guerra mondiale, magari da sceneggiare per il teatro. A chiusura dell’incontro il Sindaco D’Ascanio ha ringraziato tutti gli intervenuto assicurando la piena disponibilità ad accogliere proposte e iniziative nell’ambito dell’avviato progetto.

di Mario D’Alessandro

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