Italia Nostra

Data: 20 Maggio 2015

Capo Colonna, sul “sagrato” si parcheggia

L’area antistante la chiesa non ancora pavimentata e gremita da veicoli, fila di moto e perfino camper e cassonati. Il comitato: «Siamo stati presi in giro dalla soprintendenza e dalle istituzioni»l’ex soprintendente per i Beni archeologici della Calabria Simonetta Bonomi – prima di lasciare il posto a Francesco Di Gennaro – aveva risposto a cittadini, comitati e associazioni che avevano espresso le proprie preoccupazioni sulla destinazione di parte del sito archeologico crotonese. «Nessun parcheggio – aveva rimarcato – si tratta del sagrato della chiesa con tanto di pavimentazione».

A dare man forte alle sue dichiarazioni erano arrivate poi, nell’ordine, le esternazioni del sindaco Peppino Vallone e, più recentemente, parte della relazione dei funzionari inviati dal titolare del dicastero dei Beni e le attività culturali Dario Franceschini e, dopo, la risposta all’interrogazione parlamentare del senatore Enrico Buemi (Psi) del ministro in persona. Si sa, però, che il tempo è un gran signore, e spesso riesce a mettere ordine – e a fare chiarezza – quando le parole sembrano affermare il contrario dei fatti. Per una vicenda iniziata lo scorso gennaio, insomma, ci sono voluti i festeggiamenti della Madonna di Capo Colonna per dire senza esitazione che – area da pavimentare o meno, chiusa al traffico un domani e aperta solo per la ricorrenza – si tratta, a oggi, di un parcheggio, se così si chiama uno spiazzale che ospita veicoli, moto e perfino cassonati. Tornano dunque a farsi sentire le preoccupazioni del comitato “Salviamo Capo Colonna”: «L’hanno detto in tutti i modi e ripetuto fino alla noia: non è un parcheggio. Lo ripetevano quando i cittadini bloccavano i lavori davanti al sagrato, lo ripetevano a tutti i giornalisti che increduli dello scempio non esitavano a chiedere, l’hanno detto negli incontri istituzionali, l’hanno scritto anche nelle varie risposte delle interrogazioni parlamentari, insomma – è quanto affermano dal comitato – ci avevano quasi convinti».

«Ma così non é, é invece– l’ennesima bugia della Soprintendenza dei beni archeologici della Calabria. Infatti la prima bugia era quella che la copertura con il cemento del foro romano era l’unica soluzione, salvo poi essere smentiti dalla relazione mandata dal ministero e dalle decisioni prese del direttore Famiglietti. Vedere quelle auto, quei camper, parcheggiati sul sagrato di Capo Colonna, è stata un’offesa per certi versi, ancora peggiore del cemento stesso sul foro. Quelle auto parcheggiate sintetizzano in un sol gesto l’incapacità o la malafede delle istituzioni, come soprintendenza e amministrazione comunale. Noi ce l’abbiamo messa tutta per dare la nostra fiducia alle istituzioni, ma ora se vogliamo essere seri e onesti verso noi stessi e verso il bene comune, come possiamo continuare a dialogare con queste persone che ci prendono in giro? Il comitato “Salviamo Capo Colonna” non dimentica lo scopo per cui è nato e ha prontamente segnalato alle autorità competenti il grave episodio di parcheggio “abusivo” verificatosi davanti al “sagrato” della chiesa. In qualità di delegato per la regione Calabria di Italia Nostra all’educazione ambientale, esprimo tutta la vicinanza al Comitato e il disappunto per la gestione miserevole di tutta la vicenda da parte delle autorità competenti.

Giuseppe Gigliotti

 

Ci daresti una mano?

Regalati la tessera di Italia Nostra e donala ai tuoi amici per proseguire una storia lunga oltre 65 anni di iniziative, progetti e battaglie per il Paese.

Italia Nostra
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy