Italia Nostra

Data: 26 Novembre 2015

Italia Nostra Marche: No alle trivellazioni a terra ed in mare

Sono ben 13 i permessi per “bucare” oltre tre milioni di ettari di mare tra Emilia Romagna  -Marche – Abruzzo – Molise – Puglia per cercare petrolio e gas: 1,4 milioni di ettari nel tratto tra Rimini e Termoli e 1,6 milioni di ettari tra il Gargano e il Salento. Il tutto utilizzando liberamente la tecnica dell’air-gun, considerata dagli ambientalisti, e confermato anche da ISPRA (2012), molto dannosa per l’ecosistema marino: “le esplosioni di onde acustiche di forte potenza obbligano le specie marine a risalite repentine con il rischio di emboli mortali, ma soprattutto per i cetacei, con danni all’apparato uditivo e conseguenze fisiche anche letali”.

Altrettanto numerosi sono gli ettari di terreno interessati alle nuovo concessioni per la ricerca in terra del gas e del petrolio.

Contro questa “gruviera”, fatta anche di depositi sotterranei artificiali di gas, Italia Nostra si è scagliata nel 2014 e ad ottobre 2014 fu Italia Nostra ad ospitare la conferenza stampa nazionale contro lo “Sblocca Italia”.

Nella lettera del 20 luglio 2015 inviata all’ attenzione dei presidenti delle Giunta e del Consiglio Regionale, Italia Nostra onlus insieme alle altre Associazioni Nazionali si rivolge ai presidenti affinché ogni Regione attivi ogni possibile strumento in suo possesso e intraprenda ogni azione per contrastare nell’immediato una delle peggiori aggressioni subite dai nostri mari negli ultimi decenni, dettata esclusivamente da interessi economici di corto respiro. L’allarme lanciato dagli Ambientalisti, a cui nei mesi si sono affiancate numerose organizzazioni spontanee locali, nel luglio 2015 è stato recepito anche dal governatore pugliese Michele Emiliano che ha detto: “Dobbiamo tenere insieme tutti i popoli dell’Adriatico e dello Ionio, che rischiano di trovarsi coinvolti in questa storia senza aver deciso né voluto queste trivellazioni”.

Italia Nostra Marche nel riconoscere come propri gli intenti della manifestazione organizzata in Ancona da Trivelle Zero Marche il 28 novembre p.v., chiede che la politica regionale confermi l’impegno preso dalla Giunta Spacca nell’impugnare lo “Sblocca Italia” affinché le trivellazioni vengano bloccate evitando conseguenze gravissime all’ecosistema del le terre Adriatiche, a terra ed in mare.

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