Nel lontano 2011 la Sezione Ascolana di Italia Nostra organizzò un Incontro per segnalare l’urgenza di porre un limite all’abbandono dei mozziconi di sigarette nei luoghi più impensati, che contribuivano ad accentuare in maniera insostenibile i gravi problemi di inquinamento. Per contribuire alla soluzione del problema fu elaborato un Decalogo con alcune proposte di provvedimenti ed azioni di facile adozione che avrebbero consentito ad Ascoli e alla Provincia di porsi all’attenzione di tutto il paese come “antesignani” di una battaglia di civiltà e di rispetto dell’ambiente. Purtroppo non ci fu alcun riscontro positivo alla nostra “illuminata” iniziativa.
Ora i nodi sono arrivati al pettine: una Direttiva Europea obbliga tutti i paesi che ne fanno parte di adottare provvedimenti rigorosi per eliminare la perniciosa ed incivile abitudine di abbandonare i mozziconi di sigarette nelle piazze, nelle strade, sulle spiagge, nei giardini. Una conferma eclatante della bontà e lungimiranza della nostra Associazione!
Le proposte del nostro Decalogo appaiono in buona parte ancora attuali e potrebbero contribuire ad affrontare con efficacia il problema del rispetto delle nuove norme Europee.
Riteniamo, quindi, opportuno inviare il comunicato stampa del 2011 con cui fu comunicata l’organizzazione di un Incontro di Italia Nostra per pubblicizzare l’avvio delle campagna indicata con il termine evocativo “Smozzichiamnoci” e il testo del Decalogo elaborato dalla Sezione, convinti dell’attualità di quanto sostenuto nel 2011 e della bontà delle proposte formulate nel Decalogo. Siamo certi che almeno questa volta si avvierà finalmente una campagna efficace per porre fine ai comportamenti e alle abitudini incivili non degni del nostro amato paese.
Testo del comunicato stampa del 2011: “GLI INCONTRI DI ITALIA NOSTRA. SMOZZICHIAMOCI”
Ogni anno vengono abbandonate nell’ambiente di tutta l’Italia oltre 70 miliardi di mozziconi di sigarette. Un numero esagerato. A tutt’oggi non è previsto alcun sistema di raccolta differenziata di questi rifiuti che devono essere considerati a tutti gli effetti pericolosi e tossici per l’ambiente. È sufficiente elencare ancora una volta la quantità di inquinanti abbandonati senza alcun controllo e regola per comprendere la gravità del problema: 324 tonnellate di nicotina; 1872 milioni di Bq di Polonio-210; 1800 tonnellate di COV (composti organici volatili) 21,6 tonnellate di Gas tossici; 1440 tonnellate di Catrame e condensato; 12240 tonnellate di Acetato di cellulosa.
Senza dimenticare l’aspetto estetico ed igienico: milioni di cicche nelle piazze, nei giardini, vicino ai monumenti, nelle spiagge: uno spettacolo vergognoso ed intollerabile. Buona parte di queste cicche finiscono, poi, nel mare, contribuiscono al suo ulteriore inquinamento, producono danni irreversibili o addirittura provocano la morte di molti animali marini. Accettare colpevolmente questo stato di cose non è più possibile. Vogliamo far partire da Ascoli una campagna per mostrarci degni del grande dono che il Creatore ha voluto farci creando un ambiente così bello, così vario, così ricco di colori e splendidi paesaggi. Iniziamo quindi dalla Provincia e dal Comune di Ascoli una battaglia per cambiare radicalmente il nostro comportamento. Facciamo letteralmente scomparire le cicche ora presenti in maniera intollerabile nei luoghi e negli angoli più impensabili. Chiediamo che analoghe iniziative vengano prese nel resto della nostra amata Italia.
Chiediamo con forza che la proposta di legge presentata alla Camera dei Deputati il 19 marzo 2010 venga rapidamente approvata, in modo da obbligare alla raccolta differenziata delle cicche in appositi raccoglitori, trattandole, come in realtà sono, come rifiuti altamente inquinanti e quindi pericolosi e tossici.
Incontriamoci Giovedì 19 maggio alle ore 18.00 nella Libreria Rinascita per approfondire le problematiche connesse a questa grave emergenza. Approviamo e diffondiamo il Decalogo proposto da Italia Nostra per liberare l’Italia dalle cicche. Impegniamoci tutti per “Un’Italia più bella, più pulita, più civile”. La cosa è possibile: basta volerla.
