Le campagne

Data: 1 Aprile 2016

Dal 3 al 6 aprile IV maratona ferroviaria di CO.MO.DO. da Palermo a Pietrarsa: il 4 aprile tappa a Reggio Calabria

IV maratona ferroviaria di CO.MO.DO. da Palermo a Pietrarsa (dal 3 al 6 aprile 2016), il 4 aprile farà tappa a Reggio Calabria

APERICENA CON ITALIA NOSTRA – “RIPENSARE LE STORICHE LINEE TAURENSI: QUALE FUTURO?”

Un intenso programma attende i partecipanti alla Quarta Maratona di turismo ferroviario di CO.MO.DO, Confederazione Mobilità Dolce, che inizierà a Palermo il 3 aprile e giungerà a Pietrarsa (NA) il 6 aprile: per ogni tappa sono previsti incontri con le associazioni che si occupano della valorizzazione e del rilancio delle linee ferroviarie non dimenticate e visite a depositi e officine in cui si restaurano rotabili d’epoca.

I maratoneti ferroviari saranno ospiti della sezione di Reggio Calabria di Italia Nostra, presso il Dopolavoro ferroviario di Reggio Calabria per un cordiale “apericena” durante il quale sarà approfondito il tema “RIPENSARE LE STORICHE LINEE TAURENSI- QUALE FUTURO?”  insieme con Massimo Bottini, Presidente nazionale di CO.MO.DO e  Angela Martino, Presidente della Sezione di Reggio Calabria di Italia Nostra.

Italia Nostra promuove da anni la riapertura delle storiche linee ferroviarie Taurensi che, attraversando la vasta Piana di Gioia Tauro, congiungono il mare della Costa Viola (imbocco a Nord dello Stretto di Messina), echeggiante di miti omerici, con l’Aspromonte cantato dai poemi epici medievali.

Raffigurazione perfetta di esempio di ”Mobilità dolce”, il recupero delle linee Taurensi, viene proposto secondo una nuova visione, quale è quella a cui si indirizzano le avanzate concezioni della mobilità sostenibile, come fattore importante di sviluppo locale.

Le linee ferroviarie Taurensi, a scartamento ridotto, sono state costruite nei primi decenni del ‘900 per facilitare i collegamenti tra la costa e l’entroterra della Piana di Gioia Tauro, essendo state realizzate in condizioni morfologiche molto difficili sono particolarmente affascinanti. I binari, infatti, s’inerpicano dal mare agli altipiani dell’Aspromonte attraverso maestosi viadotti e profondi tunnel, opere di alta ingegneria e perizia e si snodano attraverso magnifici paesaggi caratterizzati da distese di ulivi e agrumi, da incantevoli borghi antichi e interessanti siti archeologici.

La rete ferroviaria, trasferita nel 2001 a “FDC Ferrovie della Calabria srl”, entrata in crisi negli ultimi decenni al crescere del trasporto su gomma, dopo un susseguirsi di tagli, ridimensionamenti e sospensioni è oggi, dal 2011, in disuso. La rete delle Taurensi si compone di due linee, che partono entrambe da Gioia Tauro: una che giunge a Cinquefrondi, l’altra a Sinopoli.

La prima, Gioia Tauro-Cinquefrondi, in 32 km attraversa un entroterra tipico delle regioni del Sud, caratterizzato da un’alternanza di oliveti, boschi e fiumare; tocca Taurianova, importante centro per la produzione di olio e agrumi, Cittanova, con la sua storica villa comunale, l’interessante museo naturalistico, e nota per la degustazione dello stocco e per le sue eccellenti acque sorgive oltre che per i percorsi naturalistici lungo i torrenti affluenti del Petrace, il primo fiume della Penisola Italiana. La linea attraversa anche S. Giorgio Morgeto , bellissimo borgo dell’Aspromonte  dall’affascinante passato millenario che storia e leggenda, alimentata dall’imponente castello che domina l’intera Piana di Gioia Tauro e dal mitologico sito di Altano, la porterebbero ad essere stata, quale terra del re Italo e del figlio Morgete, la prima Italia. Il percorso, si spinge poi fino a Cinquefrondi, nel territorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, interessantissima meta naturalistica per la presenza della specie vegetale rarissima, relitto del terziario, che è la felce Woodwardia radicans.

La seconda, Gioia Tauro-Sinopoli, di 26 km, il cui tratto Gioia Tauro-Palmi, ultimo ad essere stato chiuso e interessato ultimamente da un progetto di recupero che, però, sembra essersi arenato, parte anch’essa da Gioia Tauro, sede di un nuovo museo archeologico e comincia ad inerpicarsi sui monti costieri offrendo un panorama spettacolare sul mare della Costa Viola a cui fa da cornice l’arcipelago delle Eolie; lambisce il parco archeologico dei Tauriani che offre resti delle popolazioni di età del bronzo, di insediamenti italici, romani e medievali con l’imponente torre cinquecentesca a guardia del pianoro di Taureana. Lungo il percorso, nei pressi di Melicuccà, la linea lambisce i resti di un monastero bizantino e Seminara, città di Barlaam e della ceramica giungendo a  Sinopoli nel cuore dell’Aspromonte dopo aver offerto la vista, lungo il percorso, di opere d’arte, quali ponti e viadotti, di elevato valore ingegneristico. Fino a quindici anni fa, percorrendo questa linea, era possibile arrivare a Sinopoli attraversando un paesaggio mozzafiato.

1. Cartina linee taurensi

2. Ponte nel paesaggio degli ulivi

3. Stazione taurensi di Palmi RC

4. Vista sull’Arcipelago delle Eolie al tramonto dal pianoro del Parco archeologico dei Tauriani (Palmi RC)

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