Il bilancio sul Convegno-Dibattito “L’Uomo è ciò che mangia”, organizzato dalla sezione di Italia Nostra di Fuscaldo, nella serata di sabato 16 aprile nel salone della Delegazione Municipale di Fuscaldo M.na, è da ritenere senz’altro positivo. Gli obiettivi prefissati, far emergere la correlazione tra ambiente e salute, offrire un’opportunità per discutere e riflettere su una problematica che ci investe quotidianamente, attinente gli alimenti – la nutrizione- le intolleranze e gli aspetti psicologici i connessi, sono stati pienamente raggiunti, grazie alla sagacia dei relatori che hanno saputo offrire ad un pubblico attento ed interessato informazioni e spunti di riflessioni pertinenti e significativi.
Chiaro ed inequivocabile il messaggio scaturito dalle parole della Dott.ssa Maria Antonietta Trotta: una sana ed oculata alimentazione, oltre ad offrire il necessario ‘carburante’ per il nostro organismo, svolge una funzione di prevenzione e cura di diverse patologie, anche di natura oncologica. Di contro: una non corretta alimentazione produce “guasti” di natura fisiologica e psicologica, patologie che si ripercuotono sulla qualità della vita nonché sul Servizio Sanitario Nazionale, ergo sull’intera economia del Paese, dal momento che esse necessitano di farmaci e frequenti ricoveri ospedalieri. Chiara, altresì, la stretta correlazione tra salvaguardia dell’ambiente e una sana alimentazione. Un ambiente degradato, ‘vandalizzato’, alterato, violentato da rifiuti tossici, inesorabilmente fa ‘pagare’ pegno a quanti (uomini ed animali) utilizzano quanto esso offre, le sue acque, le sue erbe, i suoi prodotti ortofrutticoli.
In tal senso dal Convegno, implicitamente, è venuto un invito ad essere vigili, a essere pronti a sostenere delle battaglie per la tutela e salvaguardia ambientale, a considerare l’Ambiente un bene comune e come tale da preservare per consegnarlo quanto più possibile ‘salubre’ alle generazioni future.
Ampio ,poi, lo spazio occupato dalla discussione sulle intolleranze alimentari, in particolare sulla celiachia, ciò anche per la presenza tra i relatori del referente provinciale dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia) dott. Maurizio Caruso, quella del rappresentante della Sezione Calabria dell’AIC, nonché referente Alimentazione Fuori Casa AIC Calabria ONLUS, prof. Antonio Cantaffa, che hanno rimarcato l’esigenza di una crescita di senso civico e di attenzione sociale, essendo ormai la celiachia un’intolleranza che interessa centinaia di migliaia di nostri connazionali, e, soprattutto, per il contributo della Dott.ssa Teresa Cantaffa, giovane laureata, che ha offerto, anche in virtù del suo essere direttamente coinvolta, un’esauriente disamina sulla qualità e composizione degli alimenti per celiaci e del loro impatto sulle scelte alimentari e sulla salute del paziente “intollerante al glutine”.
Quali comportamenti assumere di fronte ad un familiare celiaco o con altra intolleranza, sono stati sapientemente illustrati dalla psicologa Dott.ssa Barbara Mantuano, che ha rimarcato la correlazione tra Mente e Cibo e di come il soggetto afflitto da una patologia alimentare, se non trova un’adeguata compartecipazione del tessuto familiare e sociale, rischia serie ripercussioni sul piano fisiologico e, soprattutto, psicologico, in quanto tende a percepire la sua ‘diversità’ come un problema per sé e per l’intera famiglia.
Un comportamento esemplare di come “gestire” un soggetto celiaco, ha trovato un’esaustiva dimostrazione nella sezione di Italia Nostra, diventata per l’occasione sala di rappresentanza, per merito di una famiglia di una ragazza intollerante al glutine, che ha approntato un ricco e variegato buffet con prodotti senza glutine, consentendo a tanti scettici di ricredersi sulla bontà di una tipologia alimentare idonea per soggetti celiaci, ma che non offende (anzi) il palato dei buongustai.