Italia Nostra

Data: 24 Giugno 2016

Palazzo Teti a Santa Maria Capua Vetere: segnalazione per la Lista Rossa

palazzo teti

 

Indirizzo/Località: via D’Angiò, n. 6 Santa Maria Capua Vetere (Caserta)

Tipologia generale: palazzo gentilizio

Configurazione strutturale: palazzo su quattro livelli con ampio giardino sul retro – consta di altri due edifici di servizio e da un giardino

Epoca di costruzione: 1839

Comprende: 55 vani catastali + 6.579 mq di giardino

Uso attuale: bene confiscato – in ristrutturazione – destinato a Polo della cultura e della legalità

Uso storico: palazzo gentilizio

Condizione giuridica: proprietà del Comune di Santa Maria Capua Vetere – vincolato a norma della legge 1089 del 1939 con D.M. 13 luglio 1996 – sul giardino insiste il vincolo archeologico, D.M. 12.1.1962

Segnalazione: del 3 novembre 2015 – sezione di Caserta di Italia Nostra – caserta@italianostra.org

Motivazione della segnalazione: Anche palazzo Teti poi Maffuccini è destinato alla decadenza nel silenzio di tutti?

Il palazzo fu costruito nel 1839 dall’avvocato Filippo Teti, attivo nel foro di Santa Maria Capua Vetere, come recita una lapide posta sull’arco del portale d’ingresso. Un’altra lapide posta a sinistra del portale ricorda che nel palazzo alloggiò, nel 1860, Giuseppe Garibaldi e che nello stesso anno, il 2 novembre vi fu firmata la resa dei borbonici. Fu dichiarato di notevole interesse artistico e storico e architettonico a norma della legge 1089 del 1939 con D.M. il 13 luglio 1996.

Il palazzo è formato da tre piani fuori terra con ampio giardino sul retro. La facciata su via d’Angiò presenta una ricca partitura decorativa in cui prevale il portale a sesto ribassato. Dal portale si accede al giardino e sulla destra si trova lo scalone d’accesso ai piani superiori. Le sale del piano nobile sono completamente affrescate con figure e temi mitologici. Il salone delle feste è decorato nella volta con la figura del dio Marte eretta sul carro trainato da poderosi cavalli, e la decorazione si sviluppa lungo tutte le pareti. Le altre sale sono ugualmente decorate secondo il repertorio mitologico.

Sul giardino insiste il vincolo archeologico (D.M. 12.1.1962) originariamente allestito a parco e abbellito da fontane, colonne, stele funerarie, sarcofagi di età romana, appartenenti agli edifici pubblici dell’antica Capua, versa ora in totale abbandono, come del resto l’edificio.

Attualmente il Palazzo Teti Maffuccini, di proprietà del Comune di Santa Maria Capua Vetere, è oggetto di un progetto di recupero e riuso da destinare a polo della cultura e della legalità a norma del PON sicurezza 2007-2013, obiettivo operativo 2.5.(migliorare la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata).

L’Ente, beneficiario dei finanziamenti, con nota prot. 555/PONSICOB”./U/0000430/2012 del 08.11.2012 viene autorizzato alla procedura di affidamento dell’intervento mediante appalto integrato. Il progetto preliminare viene presentato alla Soprintendenza competente il 22.04.13 prot. 0015300, per parere preventivo di competenza. Il finanziamento riguarda solo il piano terra. Il 24 maggio 2013 la Soprintendenza esprime parere favorevole in attesa della trasmissione del progetto definitivo che a tutt’oggi non è ancora pervenuto, tanto meno una dichiarazione di avvio lavori.

Come risulta dalla documentazione fotografica, un ponteggio copre tutta la facciata principale che come si legge sulla tabella ormai scolorita, riguarda la messa in sicurezza dell’edificio, databile al 2012 (unica data leggibile).

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