Italia Nostra

Data: 20 Ottobre 2016

Forte di Sant’Andrea – laguna di Venezia – segnalazione Lista Rossa 2016

Indirizzo/Località: all’imbocco della Laguna veneta, nell’isola di Sant’Andrea

Tipologia specifica: opera difensiva

Configurazione strutturale: per impedire l’accesso al porto di Venezia, il forte di Sant’Andrea ed il dirimpettaio San Niccolò al lido, erano collegati da catene che appoggiavano su zatteroni galleggianti. Una piattaforma armata di bocche da fuoco era collocata al centro di questo sistema

Epoca di costruzione: sec. XVI (1535)

Comprende: 40 casematte voltate all’altezza dell’acqua che permettono di battere un settore di 180°. Il forte è fornito di un portale come se si trattasse di un teatro.

Uso attuale:

Uso storico: il forte costituì, più che un’opera difensiva vera e propria, una forma di dissuasione da mostrare a visitatori e ambasciatori, soprattutto ottomani. Di fatto, superato il periodo in cui si temeva un attacco dal mare, la fortezza ospitò guarnigioni del tutto rappresentative e prigione per “ospiti scomodi” come Giacomo Casanova.

Condizione giuridica: proprietà del comune di Venezia ???

Segnalazione: giugno 2016 – sezione di Venezia – venezia@italianostra.org

forte-sant'andrea

 

FORTE DI SANT’ANDREA: NO ALL’USO IMPRORIO DEL MONUMENTO PROPOSTO DAL COMUNE

 

Recentemente Italia Nostra ha vinto il ricorso al Tar contro il progetto di recupero del Forte di Sant’Andrea proposto dall’Amministrazione comunale che prevedeva un notevole compendio di nuova edificazione alle spalle del Forte costruito dall’architetto veronese Michele Sanmicheli tra il 1484 e il 1559 incaricato dal governo veneziano di salvaguardare l’accesso dal mare ritenuto più pericoloso. Il progetto di Ca’ Farsetti prevede che il monumento culturale venga adibito ad Alberghi, Spa, Foresterie e una piscina a sfioro alle spalle del Forte, in Laguna. Italia Nostra chiede, al contrario, una valorizzazione culturale del Forte inserendolo nel circuito dei Musei Civici.

 

La sezione di Venezia di Italia Nostra aveva presentato un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) contro la delibera del Consiglio comunale che acquisisce la proprietà del Forte Sant’Andrea subordinandola a un “piano di valorizzazione” che ne stabilisce l’uso senza rispettare i termini imposti dalla legge. Con la decisione del Tar, stop dunque alla delibera di acquisizione dal Demanio da parte del Comune del Forte di Sant’Andrea, già approvata dal Consiglio comunale. Ma soprattutto stop all’accordo di valorizzazione incorporato e già sottoscritto anche da Comune e Soprintendenza, che aprirebbe la strada a un uso improprio a fini turistici e speculativi del complesso monumentale situato di fronte al Lido.

L’obiettivo di Italia Nostra ma anche della Municipalità è che il Forte sia messo a disposizione della cittadinanza veneziana con un progetto condiviso e un riuso culturale, ad esempio affidandolo in gestione alla Fondazione Musei civici e collegandolo al non lontano Museo navale. Di qui il ricorso al Tribunale amministrativo, che si basa su cinque punti in particolare che riguardavano altrettante inadempienze formali, che andavano dalla mancanza di un parere (obbligatorio) della Municipalità al mancato rispetto di regole europee in fatto di concessione di beni pubblici.

27 maggio 2016

Il Tar del Veneto ha emesso una sentenza che dà ragione al ricorso di Italia Nostra contro la delibera del consiglio comunale di Venezia che ratificava la cessione di Forte Sant’Andrea dal demanio al Comune stesso. Parte integrale della delibera era un “piano di valorizzazione” di quel bene pubblico, piano contro il quale anche molte associazioni cittadine si erano pronunciate. Il nostro ricorso si articolava su cinque punti che riguardavano altrettante inadempienze formali, che andavano dalla mancanza di un parere (obbligatorio) della Municipalità al mancato rispetto di regole europee in fatto di concessione di beni pubblici.
In seguito alla sentenza del Tar il Comune dovrà annullare la delibera, ed è lecito sperare che le prossime decisioni su quell’importantissimo bene pubblico che è il Forte Sant’Andrea saranno prese con un processo di partecipazione della cittadinanza nello scrupoloso rispetto dell’incalcolabile valore storico e culturale del Forte.

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