Italia Nostra

Data: 23 Novembre 2016

Salviamo il Sentiero del Brenta : incontro pubblico sulle criticità della nuova Ciclovia del Brenta

Il tempo continua a trascorrere ma ad oggi risulta ancora non mantenuta la promessa da parte dell’Unione Montana Valbrenta e dell’amministrazione comunale di Pove del Grappa di organizzare un incontro pubblico informativo dove venga presentato il progetto della Ciclovia del Brenta.
Convinti che non si possa più attendere oltre, come Comitato Salviamo il Sentiero del Brenta con il sostegno del Grig (Gruppo di Intervento Giuridico) e le sezioni bassanesi di Italia Nostra e del FAI (Fondo Ambiente Italiano), abbiamo deciso di assumere l’iniziativa e di procedere all’organizzazione di un incontro informativo rivolto a tutti coloro che siano interessati a conoscere nel dettaglio il progetto della Ciclovia del Brenta.
Durante la serata verrà esaminato il progetto, con le sue problematiche e le criticità, in particolar modo quelle riguardanti la compromissione dell’attuale Sentiero del Brenta. Verrà anche affrontato il tema di quale possa essere invece una progettualità sostenibile che tuteli la naturalità e l’attuale fruizione del Sentiero.
L’incontro si terrà Venerdì 11 Novembre alle ore 20:45 presso l’Hotel Miramonti in via Marconi a Pove del Grappa.

Ciclopista_Locandina Incontro 11 novembre
Introdurrà la serata: – Elisabetta Foresta, portavoce Comitato Salviamo il Sentiero del Brenta
di seguito interverranno: – arch. Carmine Abate, Italia Nostra Bassano – ing. Alberto Baccega e arch. Giovanni Todesco – Gianni Frigo, Guida Naturalistica
Sono stati invitati ad intervenire anche il presidente della Comunità Montana Valbrenta, Luca Ferazzoli e il sindaco di Pove del Grappa, Orio Mocellin.
al termine degli interventi seguirà un dibattito dove verranno affrontate le domande e gli interventi del pubblico partecipante.
Salviamo il Sentiero del Brenta.
ITALIA NOSTRA sezione di Bassano del Grappa

 

La storia della Ciclopista del Brenta

Era il 1996 e un gruppo di amici, quattro per la precisione  che nel corso del tempo sono diventati oltre 15.000, ha “inventato” la Ciclopista del Brenta: 33 km da Bassano del Grappa a Tezze Valsugana diventati meta di migliaia di turisti e appassionati delle due ruote!

Quanti chilometri  macinati in bicicletta per andare da nord a sud,  e quante riunioni (più di 300 in questi lunghi anni!) per convincere gli amministratori sulla bontà del progetto e sull’ indotto economico.

Lo scopo era ed è di valorizzare le bellezze storico ambientali della Valle del Brenta e della Pianura Veneta, e contemporaneamente richiamare l’attenzione delle Istituzioni sulla necessità di piste ciclabili, in questo caso con un ottica internazionale, potendo collegare Monaco di Baviera con Venezia.

Parlare del fiume Brenta non significa parlare oggi di grandi vie fluviali come in altre parti del Veneto, ma significa in ogni caso parlare di storia con la “S” maiuscola, di entità ambientali e paesaggistiche uniche ed interessanti (come i terrazzamenti o i vecchi sentieri “postali”).

In particolare iI tracciato nel comune di Pove del Grappa  (m 2348) è sovrapposto al primo sedime della antica strada imperiale postale del ‘700 che da Porta delle Grazie di Bassano si inoltrava nel Canal di Brenta.

E’ importante preservare questa antica testimonianza che oggi è percorsa “a piedi”  da migliaia di appassionati e famiglie, ed è frequentata in tutte le stagioni da scolaresche che ne fanno un momento didattico di conoscenza e apprendimento. Perciò risulta incompatibile il percorso pedonale in ghiaia (m 1,5) con l’asfalto della ciclabile (m 3) per poter mantenere tali condizioni e aspettative. Sarebbe molto meglio fare un po’ di manutenzione al percorso esistente della strada imperiale e collocare la ciclabile, senza così nessuna interferenza, a lato appena sopra il muro di contenimento.

L’associazione Italia Nostra che da oltre venti anni si propone e si batte per una mobilità ciclabile e sostenibile è molto preoccupata delle soluzioni che si stanno adottando lungo la ciclabile del Brenta.

E’ importante che amministratori e progettisti tengano sempre presente le fisicità dei luoghi, le testimonianze storiche e ambientatali, gli usi antichi e odierni dei tracciati, ma soprattutto che in un vero e incondizionato spirito di trasparenza e partecipazione le Associazioni portatrici di interessi, i comitati locali ed i singoli cittadini vengano effettivamente coinvolti e non solo informati

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