Italia Nostra

Data: 23 Febbraio 2017

Comunicato Stampa: Distrutto il Bosco dei Ciliegi di Riccione

Italia Nostra vuol partecipare ad una delle tante preoccupazioni per le modalità che per l’intensità degli interventi che in questi anni caratterizzano la città di Riccione. Questa volta si tratta del Bosco dei Ciliegi, nella zona ex Fornace di Riccione, è infatti un valore patrimoniale sul piano naturalistico e paesaggistico, che appartiene all’identità culturale del luogo e di tutta la Romagna. Il Bosco dei Ciliegi fu realizzato da Tonino Guerra, poeta, artista e sceneggiatore romagnolo di fama internazionale, progettato appositamente per la città di Riccione; un vero Giardino d’Autore, un bene pubblico costruito come “Luoghi dell’anima”, come amava dire il poeta. Il bosco nacque infatti nel 2003 nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione ambientale del Comune, di Geat e con il contributo economico del WWF.
Oggi, quei bellissimi ciliegi sono stati sommersi da tonnellate di terra, altri sono stati tagliati, altri pare verranno spostati, perdendo per sempre il disegno originario diTonino Guerra. Questo agire equivale a distruggere la bellezza, la poesia, la cultura, il paesaggio, mostra una mancanza di consapevolezza delle qualità e del Patrimonio che caratterizza il nostro territorio. Le risorse e le identità culturali dei luoghi vanno valorizzate e non distrutte. Non immaginavamo che il taglio delle alberature che già sta avvenendo nel centro città fosse solo il preludio ad altra distruzione anche quella culturale all’interno di un parco. Il Bosco dei ciliegi andava valorizzato e inserito nel circuito del turismo culturale e d’interesse didattico, considerando per di più che di fianco al bosco si trova una Scuola.


Per queste ragioni, Italia Nostra chiede all’Amministrazione:
1. di ripristinare com’era e dov’era l’alberatura e mantenedendo il
disegno originale di Tonino Guerra.
2. chiediamo per il Bosco dei Ciliegi che venga istituito il vincolo di giardino di interesse paesaggistico e d’autore.

Ribadiamo non è compensabile una simile perdita con la messa a dimora di piante giovani in altre aree. Resta da capire se l’intervento di abbattimento massiccio delle alberature sia in centro città e ora del bosco dei ciliegi, sia avvenuto dopo una doverosa valutazione di compatibilità anche con la disciplina di tutela del codice dei beni culturali e del paesaggio.


Sonia Fabbrocino

Presidente Italia Nostra Rimini

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