Italia Nostra

Data: 28 Aprile 2017

Parco delle Cascine, andrà in approvazione l’inaccettabile privatizzazione di un bene pubblico?

Perché l’Amministrazione Comunale di Firenze intende alienare dalla pubblica fruizione una parte del bosco delle Cascine e concederne l’utilizzazione alla piscina delle Pavoniere? Il motivo è facilmente intuibile: favorire un’attività economica all’interno del Parco, ma non è altrettanto verosimile, né giustificabile volerlo fare in un contesto storicamente vincolato da precise norme dello Stato a tutela dell’ambiente e della sua storicità: il bosco di pianura, di origine cinquecentesca rappresenta il valore ambientale più alto, in quanto elemento unico e irriproducibile, del territorio urbano comunale.

Quanto scritto nella variante del regolamento urbanistico in discussione domani (27- 4) in Consiglio Comunale non lascia dubbi: la proposta è di aumentare la superficie disponibile per le attività che si svolgono all’interno del complesso della Piscina, di proprietà Comunale e in concessione alla UISP, ritagliando una superficie di circa 800 metri quadrati, posti in fregio alla monumentale ghiacciaia settecentesca, la ben nota “piramide”, per concedere uno spazio d’ombra ai clienti della piscina. Non è chiaro poi come mai all’interno della scheda tecnica della proposta si faccia anche riferimento alla necessità di disporre di una superficie a parcheggio.

Quella parte di bosco è attualmente una superficie di suolo dove gli alberi, assai poco disturbati dalla presenza umana e in assenza di costipamento del terreno, hanno esteso e sviluppato le proprie radici, come è naturale che sia, anche vicino alla superficie, con un perfetto equilibrio ecologico tra vegetazione arborea, vegetazione erbacea spontanea e vita microbiologica del terreno. Tutto ciò si traduce, com’è noto, in un beneficio duraturo oltre che per gli alberi e per la loro longevità, anche per i veri fruitori del parco, quei cittadini che abitualmente o occasionalmente lo frequentano. Se poi si va a ben guardare anche per le vigenti norme del Regolamento urbanistico, questo intervento appare inammissibile, a meno che … con una votazione del Consiglio Comunale non si cambino le carte in tavola per dare più valore a una attività economica puntuale piuttosto che a un beneficio collettivo. È quello che succederà nella seduta del Consiglio fiorentino?

La presenza della Piramide che si trova proprio lì accanto rappresenta un tipico esempio di citazione culturale all’interno della vegetazione del parco, secondo i canoni paesaggistici dell’epoca in cui il contesto ambientale naturale è fondamentale. Una recinzione in fregio alla piramide, che modifica le funzioni e l’uso dell’area tradisce sicuramente l’intenzione progettuale storicamente consolidata. È stato notato che l’attività della piscina non si limita a quella di balneazione, per la quale si starebbe cercando di assicurare il “beneficio” di una maggiore ombra ai bagnanti (di solito nelle piscine si utilizzano ombrelloni e non alberi per questo scopo!) ma si stia sempre più intensificando, anche al di fuori della stagione balneare, un’attività di ristorazione e intrattenimento gestita non da UISP ma dalla società Magnificenza, che forse realmente potrebbe avere necessità di maggiori spazi e infrastrutture; come quella ora rappresentata da un ingombrante padiglione affiancato all’antico corpo di fabbrica delle Pavoniere, che certamente non è in sintonia con l’assetto storico, ambientale e paesaggistico del luogo e che chiunque può osservare passando per il viale della Catena o accanto alla Piramide.

L’amministrazione deve motivare il perché di tale scelta, che i cittadini, normali fruitori, non hanno chiesto di fare: essa deve giustificarla a fronte delle puntuali osservazioni presentate sull’argomento da Italia Nostra. Se dovesse passare tal quale la modifica del Regolamento, si comprenderebbe chiaramente come l’intenzione sia quella di privilegiare, all’interno delle Cascine, attività economiche particolari a scapito del pubblico godimento e beneficio, un principio assai pericoloso estendibile alle numerose altre attività presenti nel Parco, che fino a oggi riesce a conservare con fatica il suo secolare valore storico unitario. Per questo motivo Italia Nostra non può assolutamente ammettere l’approvazione di questa variante nel Parco delle Cascine.

La Presidente di Italia Nostra Toscana – Mariarita Signorini

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http://www.firenzetoday.it/cronaca/le-cascine-privatizzazione-parco-pavoniere.html

http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana-cronaca/cascine-800-metri-quadri-in-piu-alle-pavoniere-italia-nostrainaccettabile

 

 

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