Italia Nostra

Data: 30 Maggio 2017

Campobasso: Di pale in peggio

La Regione Molise si vanta di non aver più da tempo concesso autorizzazioni per la realizzazione di impianti eolici. I dinieghi fondano le proprie ragioni sul principio che “il paesaggio è bene primario assoluto, prevalente rispetto a qualunque altro interesse”. Da queste condivisibili premesse ci si attendeva una nuova politica regionale a difesa del territorio, già fortemente umiliato dalla presenza di uno spropositato numero di pale eoliche che fanno della nostra terra la regione a più alta densità di impianti industriali di tal tipo, in proporzione alla sua superficie.

Ma alle lodevoli intenzioni, purtroppo, non seguono i fatti!

E’ allo studio della III Commissione regionale il piano Energetico Ambientale del Molise – relativamente al quale Italia Nostra Campobasso ha formulato proprie osservazioni –, le cui conclusioni vanno in direzione diametralmente opposta all’attenzione per la tutela paesaggistica e ambientale nella quale la Regione stessa aveva fatto ben sperare.

Pur espressamente rilevando che “un possibile conflitto può nascere tra l’interesse di tutela paesaggistica-ambientale e la necessità di avere energia da fonti rinnovabili” e che il patrimonio comune del Molise “va tutelato e rispettato per garantire alla Regione uno sviluppo che consenta di valorizzare a pieno tutte le risorse senza dolorose fratture con la storia”, il PEAR giunge ad una risoluzione di inaspettato segno contrario, ipotizzando sostanziosi incrementi di produzione energetica da fonti rinnovabili rispetto a quelli imposti dal decreto Burden Sharing (20-20-20), già raggiunti ed abbondantemente superati con largo anticipo.

E lo fa insistendo ancora e soprattutto sul ricorso all’eolico, sia pur prendendo in considerazione non tanto i mega impianti, quanto, piuttosto, il cosiddetto mini eolico, devastante anch’esso, se non ancor più devastante, dei primi. Se non è zuppa è pan bagnato!

Una anticipazione di tale indirizzo è già sotto gli occhi di tutti con il rilascio da parte della Regione di autorizzazioni di singole pale disseminate in zone diverse del territorio molisano tali da provocare un evidente impatto sul paesaggio storico e naturale; un impatto visivo pari a quello procurato dai grandi impianti ai quali esse si aggiungono, conferendo al paesaggio stesso lo spettrale scenario di un panorama energetico in una regione niente affatto energivora, che produce, vale a dire, energia in quantità superiore al 100% del proprio fabbisogno… Continua a leggere

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