Italia Nostra

Data: 21 Giugno 2017

Italia Nostra Ancona: presentate le osservazioni alla Variante Parziale al PRG in adeguamento al Piano del Parco del Conero

Nella giornata di ieri l’Associazione Italia Nostra sezione di Ancona ha presentato le osservazioni alla variante parziale al Piano Regolatore Generale del Comune di Ancona, in adeguamento al piano del Parco del Conero.

Son ben 13 le richieste di modifica che l’associazione richiede alla Amministrazione Comunale ed alle forze politiche per difendere efficacemente l’ambiente naturale dell’area. Di seguito si riporta il documento di osservazioni.

“Premesso che la Variante in oggetto si presenta come un adeguamento sostanzialmente coerente con gli obiettivi e indirizzi dettati dal Piano del Parco vigente e assume al suo interno in modo quasi integrale la normativa prescrittiva del piano sovraordinato, di seguito si illustrano alcune osservazioni che sono espresse in uno spirito meramente collaborativo e integrativo rispetto a quanto deliberato dal Consiglio Comunale in sede di adozione dello strumento urbanistico.

Riteniamo infatti che alcuni aspetti della norma tecnica possano essere integrati e/o modificati per contribuire ad aumentare la sostenibilità delle scelte effettuate in questa fase di prima adozione, senza per questo intaccare e ancor meno compromettere l’impianto normativo deliberato che, lo si ribadisce, può ritenersi coerente con gli obiettivi di salvaguardia dettati dal Piano del Parco.

In particolare riteniamo che

  1. non debbano essere previste nuove costruzioni nell’ambito del PPE del Passetto (APS 20), un ambito che può e deve considerarsi sufficientemente consolidato nelle volumetrie esistenti, anche in considerazione della fragilità ambientale e della valenza paesaggistica del contesto. Eventuali miglioramenti dei servizi pubblici possono essere a nostro avviso ottenuti attraverso interventi di riqualificazione dei manufatti esistenti e al massimo attraverso piccole integrazioni, da destinare esclusivamente per servizi e attrezzature di uso pubblico a vantaggio dell’utenza disabile;
  2. per quanto riguarda le Frazioni riteniamo che debba essere stralciata la previsione edificatoria dell’APL del Poggio, denominata P01, sia per le complesse condizioni geomorfologiche dell’area interessata, che comportano rilevanti scavi e rinterri, sia per la compromissione di un habitat a “brometo”, con presenza di specie vegetazionali rare (orchidee) e per questo particolarmente protette;
  3. avanziamo la medesima richiesta per la previsione edificatoria in località Villa Romana, lungo la via del Castellano; una previsione che già risulta presente nel PRG fin dal 1988 e che a tutt’oggi evidentemente non ha ancora trovato le condizioni socio-economiche per una concreta attuazione. In via del tutto subordinata, qualora non si ritenesse possibile, per alti rischi di contenzioso, effettuare lo stralcio completo della previsione edificatoria, si chiede di limitare la volumetria edificabile inserendo un indice fondiario massimo di UF = 0,10 mq/mq e comunque confermandone le destinazioni a servizio della prevista “Porta del Parco”;
  4. per quanto riguarda tutti i futuri parcheggi frazionali ad iniziare da quello di Varano, si chiede che vengano realizzati mediante terre battute inerbite con esclusione di qualsiasi pavimentazione impermeabilizzante nell’ottica di un contenimento del consumo di suolo;
  5. per quanto riguarda il PPE di Portonovo (APS 6) si ritiene che debba essere indicato in modo specifico il divieto di realizzare la ventilata ipotetica strada di accesso da monte, alternativa all’attuale viabilità per dichiarati motivi di sicurezza; siamo invece favorevoli allo studio dell’apertura di un sentiero pedonale che possa consentire di raggiungere la baia anche a piedi, così da favorire un accesso al mare a quanti non vogliano optare per l’uso di mezzi privati o del bus navetta. Si tratterebbe di riprendere un vecchio tracciato che risulta presente nelle mappe storiche;
  6. si ribadisce anche in questa sede la necessità di prevedere nel redigendo PPE una ulteriore diminuzione della capacità di parcheggio all’interno della baia, attraverso l’ampliamento delle aree di sosta reversibili a monte e il potenziamento del servizio di trasporto pubblico da e per Ancona; ciò anche in previsione del ripristino della continuità ecologica a suo tempo interrotta per la realizzazione dell’ex campeggio e dell’attuale parcheggio;
  7. si conferma inoltre l’indicazione di rendere finalmente operativo l’arretramento di tutte le attuali strutture destinate alla ristorazione, secondo una previsione largamente condivisa e purtroppo sinora disattesa. Tale arretramento renderebbe anche inutile ogni futura ipotesi di ripascimento;
  8. una particolare attenzione e priorità dovrebbe essere posta alla pianificazione dell’area progetto APS 5, da operare in sinergia con l’Ente Parco, al fine di favorire un’evoluzione produttivamente coerente e compatibile con i caratteri ecologici dell’ambito collinare presente ad ovest del monte Conero. In tale ambito, in particolare, dovrebbero essere valutate con la massima attenzione, riducendole al minimo possibile, sia nel numero che nella quantità edificatoria, le proposte di integrazione volumetrica potenzialmente provenienti dalle aziende agricole ivi operanti;
  9. per quanto riguarda la UTE N1f del Parco del Conero, l’area compresa tra la strada provinciale del Conero e il ciglio della falesia, che già nel suo insieme ha un livello sufficiente di protezione (Riserva Orientata), chiediamo che vengano escluse ulteriori possibilità edificatorie anche all’interno delle zone di completamento del PRG vigente (ZTO “B”) al fine di congelare in modo definitivo l’attuale sviluppo urbanistico, zone peraltro soggette alle norme straordinarie del “piano casa”. A questo proposito chiediamo che sia inserita una norma generale che escluda ogni possibile ricorso agli ampliamenti del “piano casa” per tutti gli edifici ricadenti nelle aree extraurbane e in particolare per quelli ex colonici comunque classificati;
  10. consideriamo molto positiva la previsione normativa della predisposizione del “Regolamento comunale del verde urbano” e degli elementi arborei del paesaggio rurale marchigiano, ma crediamo che debba essere adottato in tempi certi e rapidi per evitare la compromissione o la perdita dei caratteri e degli elementi naturali ora presenti in modo diffuso nel territorio, appunto sia urbano, periurbano che rurale; rischio che purtroppo non deve essere sottovalutato per la tendenza all’inserimento di specie non coerenti ed estranee ai caratteri del paesaggio locale o alla distruzione di componenti vegetazionali che svolgono un fondamentale ruolo ecologico e ambientale. In particolare all’interno del relativo art. 13 chiediamo di sostituire le parole “.. o per altra motivata giustificazione..” con le parole “… o qualora sia giustificata e certificata l’assenza di soluzioni alternative a firma di ..”
  11. quanto al paragrafo AM2 – Tutela di parchi e giardini crediamo sia utile inserire il comma “l’A.C. Predispone un censimento dettagliato e completo della dotazione botanico-vegetazionale dei parchi e dei giardini di cui al precedente comma 1 nell’ambito del regolamento comunale del verde urbano”;
  12. quanto alle norme sull’utilizzo di fonti rinnovabili chiediamo che all’art. 84.14 sia sostituita la parola “minieolico” con quella “microeolico domestico”, in quanto sotto la prima definizione ricadono impianti che possono avere altezze tali (anche oltre 40 metri) da costituire un forte impatto paesaggistico e ambientale rispetto al contesto di cui trattasi. Tali impianti di microeolico domestico devono essere previsti nell’area del parco con esclusione delle aree di riserva orientata e di riserva integrale.
  13. Quanto al ricorso al geotermico è il caso di prevedere una norma che tuteli in modo specifico l’integrità delle falde idriche profonde.

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