Domenica 2 luglio a Debeduse frazione del Comune di Calice al Cornoviglio in Val di Vara in provincia della Spezia è stata scoperta una targa in ricordo di Gino Cecchi giovane alpino mai più tornato dalla Russia durante la seconda guerra mondiale.
Anna Cecchi presidente della locale sezione di Italia Nostra con la presente nota ritiene doveroso precisare che i promotori di questa iniziativa sono stati soltanto la sezione di Italia Nostra di Debeduse unitamente al maestro Renato Bucchioni che ne è stato il vero ideatore e che da ben tre anni ha collaborato alla sua realizzazione, mentre l’Amministrazione Comunale ha sempre rigettato tale proposta tanto che la lapide è posta in proprietà privata e sul muro della casa dove ha sede la sezione di Debeduse. Pertanto il Comune non ha dato nessuna autorizzazione e non è mai stato promotore ufficialmente limitandosi a mandare un suo rappresentante il giorno stesso della festa di domenica 2 luglio.
La presidente di Italia Nostra vuole pertanto ribadire che nel suo breve intervento durante la cerimonia ha presentato la sezione come unica promotrice di questa iniziativa insieme al sig. Renato Bucchioni che ha lavorato per favorire la riuscita della manifestazione.
Infine la presidente Anna Cecchi ritiene necessaria fare un’ultima precisazione che riguarda la testimonianza di sua madre Eufemia Saccomani che dall’alto dei suoi 93 anni è l’unica persona che ha conosciuto l’alpino Gino Cecchi e nel ricordarlo ha detto che era generosissimo, molto altruista e grande lavoratore, particolarmente dedito alla cura della madre ammalata e non poteva essere semplicemente definito come allegro e spensierato in un periodo di grandi tensioni in cui i contadini già poverissimi non potevano proprio vivere serenamente e senza pensieri.
Infine sono da mettere in risalto le parole pronunciate durante la cerimonia da Renato Bucchioni che ha tenuto in grande considerazione l’opera di Italia Nostra per la conservazione dell’antica Cappella di San Pietro e non si è perso l’occasione per pubblicizzare la sezione di Debeduse e tutte le iniziative di salvaguardia e tutela della sua presidente e di rendere noti i suoi scritti e in particolare il dossier delle emergenze cosi’ come altri materiali e interventi già realizzati.