Il Consiglio regionale ha infatti approvato, nella seduta del 24 luglio – con 23 voti favorevoli su 39 presenti – il DDL “Disposizioni sui tempi per gli interventi di riqualificazione ambientale delle cave ricadenti in aree ed in Zone altamente critiche (ZAC) e per le cave abbandonate del Piano Regionale delle Attività Estrattive”.
La nostra Associazione, in un documento trasmesso alla Regione Campania e al Comune di Caserta, sottolinea come le industrie estrattive siano assolutamente incompatibili con la conurbazione casertana, perché altamente inquinanti in quanto emettono biossido di azoto, ossidi di azoto, particelle sottili, piombo (negli scorsi anni Caserta, dai dati ARPAC 2016 elaborati da Legambiente, risulta aver sforato i limiti di polveri sottili 3 anni su 7). La prosecuzione delle attività estrattive, inoltre, è certamente inconciliabile con la prevista apertura del nuovo Policlinico.
Tra l’altro, le previsioni contenute nel DDL, anziché prevedere sanzioni ed interventi in danno, configurano nuovi vantaggi proprio per i concessionari che nei decenni trascorsi non hanno provveduto agli interventi di ricomposizione ambientale.
Italia Nostra ritiene indispensabile che il Comune di Caserta approvi al più presto la proposta di Parco dei Monti Tifatini, a tutela di una risorsa importantissima per la nostra città dal punto di vista paesaggistico, storico-artistico, ambientale.