Scrivevamo qualche giorno fa: “Troppo spesso questo territorio dell’Alto Tirreno Cosentino è stato interessato da interventi che non ne hanno affatto assecondato la bellezza e la valenza paesaggistica ed ambientale. Speriamo di non dover annoverare fra questi quello dell’ascensore presso il Santuario Diocesano di Praia a Mare, uno schiaffo alla bellezza ed al Paesaggio “.
Ebbene la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Cosenza, Catanzaro e Crotone con nota n. 14364 del 09.11.2017 inviata al Comune di Praia a Mare ed alla Provincia di Cosenza, Settore Pianificazione Territoriale , ha bocciato senza appello, in modo assoluto e definitivo l’intervento programmato e voluto dall’Amministrazione di Praia a Mare e dalla Diocesi di San Marco Argentano esprimendo un deciso e convinto parere negativo che ripaga di gran lunga l’impegno profuso da Italia Nostra e dalle altre Associazioni per scongiurare la realizzazione di tale opera.
Come si ricorderà i lavori per l’ascensore avrebbero previsto una spesa a totale carico del bilancio comunale di € 1.100.000,00 per la realizzazione di:
- Un volume architettonico quale punto bar-ristoro e servizi;
- Una struttura in acciaio per la corsa degli ascensori alta circa ml 40 rispetto alla quota di partenza;
- Una passerella in acciaio tra l’ascensore ed il tunnel nella roccia;
- Un tunnel nella roccia largo mt. 3 da realizzare a quota 35-40 mt. s.l.m. per una profondità di ml 25:
- Il risanamento della parete rocciosa.
Italia Nostra ha sempre ritenuto che tale opera avrebbe causato delle forti implicazioni di carattere ambientale, compromettendo la valenza, paesaggistica, archeologica, storica, naturalistica ed in un certo senso anche l’essenza religiosa del sito.
Per queste ragioni ha ritenuto necessario intervenire già nell’ottobre 2015 e successivamente nel gennaio 2016 e poi sottoscrivere, con altre Associazioni Ambientaliste un articolato e dettagliato documento spiegando i motivi della sua opposizione all’intervento ed inviando lo stesso in data 30 aprile 2017 alla stessa Soprintendenza di Cosenza ed al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che ha attivato le Direzioni Generali ed i Servizi preposti.
Nell’esprimere soddisfazione per la decisione della Soprintendenza di Cosenza, ispirata alla necessità di conservare nella sua integrità un sito di rara bellezza, vogliamo ricordare in questa occasione che santuari e monasteri venivano eretti in luoghi difficili da raggiungere, e appartati, in origine solo delle grotte poi trasformate in chiese, come quella del Santuario di Praia a Mare. Alcuni di questi luoghi diventarono con il tempo dei santuari dedicati al culto della Madonna con la realizzazione di edifici semplici ma suggestivi, spesso in località di grande bellezza dove regna la pace e la serenità. Rendere accessibili tali luoghi, superando il problema delle barriere architettoniche per i diversamente abili in particolare, a volte è veramente un grande problema e non sono facili le soluzione quando si vogliono realizzare opere invasive, come si è cercato di fare con il Santuario di Praia a Mare, con un intervento che avrebbe alterato pesantemente l’integrità del contesto ambientale e culturale ed i fascino spirituale in cui tale sito è inserito.Italia Nostra, con il contributo di tutti, farà la sua parte per ricercare e proporre soluzioni che garantendo il diritto ai diversamente abili e ad altri soggetti di accedere al Santuario, siano rispettose del luogo simbolo della identità della comunità di Praia a Mare.
