Report di Milena Gabanelli è andata in onda domenica 28 novembre alle 21.30 su RAITRE con un servizio sull’eolico dall’eloquente titolo: “GIRANO LE PALE” di Alberto Nerazzini. Ecco la sinossi del servizio: Nel 2020 l’Italia dovrà avere il 17% dei propri consumi elettrici da fonte rinnovabile e questo perché dobbiamo abbassare le emissioniche alterano il clima. Lo prevede il Protocollo di Kyoto ma soprattutto gli accordi vincolanti decisi dai Paesi europei. Per questo l’Italia da anni sta finanziando lo sviluppo dell’energia pulita e non abbiamo badato a spese. I nostri sono gli incentivi più alti del mondo: nel 2010 raggiungono quota 3miliardi e 200 milioni. E possiamo considerarci un «laboratorio», visto che le possibili forme di incentivazionele abbiamo sperimentate tutte, dal feed-in premium del fotovoltaico al Certificato Verde dell’eolico. E a corsa continua grazie anche al fatto che non abbiamo ancora un piano energetico nazionale. Terna, la società semipubblica responsabile dellatrasmissione di energia sulla rete, ha ricevuto un numero impressionante dirichieste di allacciamento per nuovi impianti rinnovabili: ci sono 120 mila Mw pronti ad essere autorizzati quando in Italia il picco di potenza richiesta èmeno della metà. Insomma anche se siamo partiti in ritardo rispetto aglialtri Paesi abbiamo bruciato le tappe:nel fotovoltaico l’Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Germania, per potenza installata. E nell’eolico pur avendo un territorio limitato e ricopertodai vincoli, siamo diventati i sesti produttori al mondo. Ci guadagnano le multinazionali ma anche le piccole società di sviluppatori. Siamo stati in Calabria, la Regione che più di ogni altra negli ultimi anni ha aumentato la sua potenza eolica. E ci siamo chiesti se è veramente questa l’industria del vento che dovevamo sviluppare visto che stiamo investendo risorse miliardarie e che le stiamo pagando con la nostra bolletta,che è la più cara del continente.
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