Italia Nostra

Data: 23 Febbraio 2011

Monza, Italia Nostra sul bando di ristrutturazione della Villa Reale

L’avvicinarsi dell’esito del Bando di ristrutturazione del corpo centrale della Villa Reale di Monza gestito da Infrastrutture Lombarde S.p.A. per conto del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza impone rinnovata attenzione per una iniziativa che ha suscitato vivaci proteste e contestazioni diffuse e profonde. Italia Nostra aveva già evidenziato in fase di costituzione del Consorzio alcune debolezze statutarie e strutturali del nuovo ente gestore sottolineando, in particolare, il ruolo egemone esercitato da Regione Lombardia. Ne consegue che Infrastrutture Lombarde governa il Bando determinandone così le relative procedure palesemente lontane dalle indispensabili caratteristiche di trasparenza e partecipazione che un tale intervento richiede. Inoltre la pessima gestione della comunicazione e informazione alla cittadinanza ha segnato irrimediabilmente la reazione popolare al progetto. La sproporzione fra l’investimento pubblico e quello del soggetto privato, sebbene mitigato dagli oneri di manutenzione a carico di quest’ultimo (resi noti solo in un secondo momento), la durata della concessione (30 anni, una generazione) e alcuni ambiti di uso (commerciale e artigianale) rappresentano le principali aree di preoccupazione che Italia Nostra ha fatto proprie. Non di meno appare lacunosa e a breve respiro la strategia di intervento sull’intera Reggia e sul Parco che – come da sempre sosteniamo – rappresentano un unicum inscindibile. Il frazionamento degli interventi di recupero non inquadrati in un piano completo di lavoro condiviso con le parti in gioco e con la collettività pongono, al di là di generici indirizzi e riferimenti normativi quadro, una seria ipoteca sul più adeguato e completo recupero funzionale e culturale del bene. L’ostentata assenza dell’Amministrazione comunale monzese – non un euro di contributo – appare colposa e miope rispetto alle ricadute che il ritorno della Villa a nuovi fasti può avere sulla città. Peccato che la disponibilità di risorse pubbliche per il restauro conservativo della Villa, fatto che rappresenta un’importante e apprezzabile novità, sia denotata da queste infelici condizioni. Occorre ora, in caso di effettiva assegnazione e avvio dei lavori, vigilare sugli elementi progettuali, sulle caratteristiche anche di dettaglio dell’esecuzione dei lavori e – soprattutto – sulla successiva gestione degli spazi ad attività completate. Italia Nostra si impegna affinchè siano rigorosamente rispettate le prescrizioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e delle altre norme di tutela. La Reggia di Monza merita un futuro migliore.

Monza, 22 febbraio 2011

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