Italia Nostra

Data: 16 Marzo 2011

Fermiamo il degrado e l’abbandono delle linee ferroviarie

Appello per una rinnovata fruizione di un patrimonio di ingegno, storia, cultura, lavoro

Inserita a pieno titolo nell’ambito del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia,

la manifestazione della IV Giornata delle Ferrovie Dimenticate, organizzata da Italia Nostra a Crotone il 6 marzo scorso, ha puntato i riflettori su un problema molto sentito: lo stato di abbandono delle linee ferroviarie joniche ed il conseguente isolamento del territorio. Sia la cerimonia della inaugurazione, da parte del Prefetto, della Targa di marmo dedicata a Garibaldi ed agli illustri viaggiatori del Grand Tour (Lenormant, Gissing, Douglas) che il convegno pomeridiano hanno fatto riflettere anche su una realtà di degrado e di insicurezza non più sopportabile, per la quale si richiedono interventi urgenti da parte delle autorità responsabili.

Da una ventina di anni a questa parte, assistiamo impotenti ad una progressiva riduzione del volume di traffico ferroviario lungo la linea jonica anche a causa di una politica dei trasporti (a tutti i livelli) tesa ad incentivare e favorire il trasporto privato su gomma piuttosto che quello su rotaie.

Il paradosso sta nel fatto che, mentre le linee ferroviarie nell’800 hanno dato un contributo fondamentale all’Unità d’Italia, arrivando a collegare anche le aree più sperdute del Paese, ai nostri giorni l’utilizzazione di tali reti, così vistosamente e colpevolmente arretrata  in alcune aree come la Calabria jonica, sta dividendo l’Italia in due.

Dato che l’attenzione delle Istituzioni sul fronte “infrastrutture” negli anni è stata piuttosto tiepida e poco convincente, salvo rare eccezioni, auspichiamo che un  movimento popolare spontaneo si faccia carico di tale problema, che riguarda tutti e non solo i pendolari, affrontandolo ed aprendo un confronto con le autorità responsabili. Sarebbe una significativa, piccola rivoluzione culturale, pacifica e democratica, un generoso “prendersi cura” dei problemi della città. In attesa che tale gruppo diventi operativo, rilanciamo alcune proposte, già presentate negli anni scorsi.

Intanto, i cittadini dovrebbero acquisire consapevolezza ed attenzione nei confronti del trasporto ferroviario, riscoprendo il treno come veicolo della mobilità dolce e sostenibile così da utilizzarlo, ad esempio ma non soltanto, come mezzo di trasporto privilegiato per visite guidate nei luoghi più interessanti della Calabria.  I soci di Italia Nostra lo hanno già positivamente sperimentato nel corso di precedenti Giornate delle Ferrovie Dimenticate ed in occasione di scambi culturali con altre sezioni pugliesi e lucane.

Naturalmente, si devono prima creare le condizioni favorevoli perché questi viaggi organizzati siano possibili e convenienti: in primis, deve essere garantita la sicurezza dei viaggiatori, l’ospitalità in vagoni puliti ed in orari compatibili con le visite guidate.

A queste condizioni, dunque, si potrebbe fruire tranquillamente del nostro patrimonio ferroviario, bene comune, risorsa da valorizzare,capitale sociale da tramandare alle generazioni future e da non disperdere, per non dimenticare il duro lavoro di quanti hanno operato nelle ferrovie e di coloro che vi hanno perduto la vita, alla cui memoria Italia Nostra ha dedicato una targa d’argento (dono del maestro Affidato).

Inoltre, per ricordare degnamente uno dei viaggiatori del Grand Tour che, sul finire dell’800 ha percorso tutto il litorale jonico in treno, Italia Nostra propone di dedicare a George Gissing ed al suo libro-diario di viaggio “Sulle rive dello Jonio”, (By the Jonian Sea) un treno transregionale, così da ripercorrere gli stessi itinerari culturali descritti sapientemente da Gissing.

Lo scrittore inglese aveva visitato nellontano novembre 1897i più famosi siti archeologici della Magna Grecia:Taranto, Metaponto, Sibari, Crotone, Squillace per concludere il suo viaggio a Reggio Calabria.

Il treno transregionale “Sulle Rive dello Jonio” collegherebbe  tre regioni limitrofe,  bagnate dallo stesso mare, unite dalla comune appartenza alla Magna Grecia e favorirebbe gli scambi culturali ed i flussi turistici.

Le linee ferrate dunque sono pagine aperte di storia, cultura, avventura, rispetto dell’ambiente; pagine da leggere con attenzione, stimoli interessanti da cogliere. Incentivare l’utilizzo del treno per un turismo culturale di qualità, non superficiale né consumista, da proporre anche a gruppi organizzati nei viaggi d’istruzione, comporterebbe indubbi vantaggi sia per la riduzione del volume di traffico su gomma e, sopra tutto, per la prevenzione attiva degli incidenti stradali, che coinvolgono spesso giovani vite. Tenendo ben presenti le attuali pessime condizioni della strada statale jonica, la famigerata SS106.

Motivazioni più che valide per proporre la diffusione di un turismo scolastico sempre più “a misura di studente” consapevole e responsabile, rispettoso della vita umana e dell’ambiente.

Teresa Liguori

Consigliere nazionale Italia Nostra

Presidente sezione di Crotone

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