Italia Nostra

Data: 30 Marzo 2011

L’acqua è di tutti!

E’ importante che il maggior numero di persone vada a votare per i referendum sulla privatizzazione dell’acqua il 12 e il 13 giugno. L’acqua è un bene comune, e non deve essere privatizzata, come invece vuole il Decreto Ronchi di cui chiediamo sostanziali modifiche attraveso lo strumento referendario.

Già nel maggio del 2010, Italia Nostra aveva espresso attraverso una mozione la propria contrarietà alla legge. Come già avviene per altri beni comuni come l’aria, il paesaggio, i beni culturali ecc. non esistono fondati motivi per ritenere che la gestione dell’acqua sia obbligatoriamente privata.

L’accesso all’acqua deve essere considerato un diritto fondamentale perché elemento

indispensabile alla vita. Per questa motivazione la nostra Associazione assicura la propria adesione e il proprio sostegno alle azioni condotte dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

Appello della Campagna Acqua bene comune

Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini hanno sottoscritto i referendum per togliere la gestione del servizio idrico dal mercato e i profitti dall’acqua. Lo hanno fatto attraverso una straordinaria esperienza di partecipazione dal basso, senza sponsorizzazioni politiche e grandi finanziatori, nel quasi totale silenzio dei principali mass-media. Grazie a queste donne e questi uomini, nella prossima primavera l’intero popolo italiano sarà chiamato a pronunciarsi su una grande battaglia di civiltà: decidere se l’acqua debba essere un bene comune, un diritto umano universale e quindi gestita in forma pubblica e partecipativa o una merce da mettere a disposizione del mercato e dei grandi capitali finanziari, anche stranieri. Noi che ci siamo impegnati nelle mobilitazioni del popolo dell’acqua, nelle battaglie per la riappropriazione sociale dei beni comuni e per la difesa dei diritti pensiamo che i referendum siano un’espressione sostanziale della democrazia attraverso la quale i cittadini esercitano la sovranità popolare su scelte essenziali della politica che riguardano l’esistenza collettiva.

Per consentire la massima partecipazione, chiediamo che il voto referendario sia accorpato alle prossime elezioni amministrative e che prima della celebrazione dei referendum si imponga la moratoria ai processi di privatizzazione. Crediamo anche che il ricorso all’energia nucleare sia una una scelta sbagliata perché è una fonte rischiosa, costosa, non sicura e nei fatti alternativa al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili.

Siamo convinti che una vittoria dei SI ai referendum della prossima primavera possa costituire una prima e fondamentale tappa, non solo per riconsegnare il bene comune acqua alla gestione partecipativa delle comunità locali, bensì per invertire la rotta e sconfiggere le politiche liberiste e le privatizzazioni dei beni comuni che negli ultimi trent’anni hanno prodotto solo l’impoverimento di larga parte delle popolazioni e dei territori e arricchito pochi gruppi finanziari con una drastica riduzione dei diritti conquistati, determinando la drammatica crisi economica, sociale, ecologica e di democrazia nella quale siamo tuttora immersi.

Cambiare si può e possiamo farlo tutte e tutti assieme. Vota due SI ai referendum sull’acqua.

Per tutte le informazioni, gli eventi e le ultime notizie www.acquabenecomune.org

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