Italia Nostra

Data: 3 Gennaio 2021

Rovigo: associazioni contro i tre PUA ad Occhiobello

“Abbiamo appreso con un misto di stupore, rabbia e tristezza dell’approvazione di tre nuovi Piani urbanistici attuativi a Santa Maria Maddalena – spiegano in una nota stampa congiunta le associazioni Wwf Provinciale di Rovigo, Legambiente Rovigo, Lipu Rovigo, Italia Nostra Rovigo, Fiab Rovigo – Riprendendo e confermando un iter avviato dall’amministrazione precedente – prosegue la comunicazione – il 2 dicembre la giunta ha approvato in via definitiva i piani che prevedono la trasformazione di circa 8 ettari di terreno agricolo, in parte peraltro occupati da boschi di pianura, in aree residenziali e commerciali. Tutto questo avviene in un Comune con il più alto tasso di cementificazione del Polesine, i cui danni si mostrano con ormai sempre maggior frequenza con gli allagamenti causate dalle piogge.

Per non parlare della perdita di paesaggio agricolo, dei livelli di inquinamento dell’aria e delle acque e della riduzione della fitomassa e della biodiversità. Ciò che ci lascia stupiti e perplessi è non solo che ciò avviene nel momento in cui tutta l’Europa e anche il nostro Paese si stanno ponendo il problema di come arrestare l’ormai insostenibile consumo di suolo, motivo per cui questa decisione, oltre che devastante dal punto di vista ambientale, appare anche retrograda dal punto di vista culturale; ma ancor di più perché questa scelta avviene in un territorio in cui le scelte scellerate del passato hanno lasciato una quantità di immobili vuoti e fatiscenti impressionante, ma anche urbanizzazioni iniziate e mai completate, con strade che si arrestano nel nulla, lotti mai realizzate dove crescono erbe infestanti ed edifici mai terminati dove regnano il degrado e l’abbandono. Per di più apprendiamo che nell’ambito di uno di questi nuovi piani è previsto l’insediamento di una grande struttura di vendita, un supermercato di una nota catena che sorgerà dove ora c’è un campo agricolo. Sì, in un Comune dove ci sono già 5 supermercati. Si va a cementificare un terreno vergine per realizzare l’ennesimo capannone che ospiterà l’ennesimo supermercato. Poi le attività falliscono ma il cemento e il degrado rimangono. Prendiamo atto che nonostante l’insediamento della nuova lista civica che governa Occhiobello, le politiche di cementificazione rimangono le stesse. Non ci resta quindi che fare appello agli investitori che intendono attuare questi piani che causerebbero l’ennesima devastazione del suolo occhiobellese: non fatelo”.

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