Italia Nostra

Data: 19 Ottobre 2012

Conferenza stampa su Torre Cardin a Venezia

Marco Parini, Presidente Nazionale Italia Nostra

è lieto di invitarla alla conferenza stampa su

VENEZIA: TORRE CARDIN, L’ULTIMO AFFONDO

Venerdì 19 ottobre ore 11.30

Associazione della Stampa Estera in Italia

Via dell’Umiltà, 83/C – Roma

Interverranno:

Marco Parini, Presidente nazionale Italia Nostra

Alvise Benedetti, Italia Nostra Venezia

Cristiano Gasparetto, Italia Nostra Venezia

Carlo Ripa di Meana, presidente Italia Nostra Roma

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Approfondimenti:

La costruzione del Palais Lumière di Pierre Cardin a Venezia va fermata. Italia Nostra boccia senza riserve il progetto di proporzioni immense – un sogno faraonico – che lo stilista di origini trevigiane e il gruppo immobiliare che lo sostiene hanno progettato. Un colosso, un oggetto estraneo che niente ha a che fare con la struttura lagunare, con la sua storia, calato come un alieno nella città più bella ma anche più fragile del mondo. Quest’ennesima aggressione a Venezia provocherebbe una grave alterazione in Laguna, già messa a dura prova dagli innumerevoli progetti devastanti proposti per Venezia negli ultimi anni: Tav, metropolitana sub-lagunare, grandi porti off-shore, polo-logistico a Giare-Dogaletto di fronte a Venezia, terminal crocieristico a Marghera, “Tessera City” (una nuova città) in gronda lagunare, discarica di rifiuti a Moranzani. E poi alberghi di ogni tipo, centri commerciali, palazzi storici svenduti e ora anche grattacieli.

Italia Nostra, dopo la richiesta del 2010 all’UNESCO di inserire Venezia nella Danger list, per l’incapacità degli amministratori di tutelare il sito da queste grandi opere in progetto in Laguna e per l’eccessiva pressione turistica, ha inviato all’Unesco un’altra lettera per denunciare come la torre di Cardin (che rientra nel vincolo paesaggistico della Laguna di Venezia, nella fascia di protezione Galasso), ponendosi come un enorme faro di luce, altererebbe irreversibilmente la percezione di Venezia e della Laguna e sarebbe in contrasto con l’antica meravigliosa città che resterebbe ai suoi piedi. Nel 2009 per molto meno Dresda venne espunta: per la costruzione di un ponte perché in parte visibile dalla città barocca… (continua a leggere il documento e  i 10 “buoni motivi per dire no a Cardin )

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Ecco la lettera inviata all’Unesco

Con riferimento alle precedenti lettere del 5 luglio 2011 e del 9 febbraio 2012, con le quali la nostra Associazione – costituitasi nel 1955 per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione – segnalava a Codesto Comitato che si riteneva fossero venuti a mancare i presupposti per mantenere Venezia e la sua Laguna nella World Heritage List, a causa della mancata tutela da parte del Governo italiano e delle Amministrazioni locali, si richiede cortesemente quali azioni Codesto Comitato abbia deciso di intraprendere in proposito, tanto più in quanto la situazione veneziana è ulteriormente peggiorata. Ai nuovi progetti di ampliamento portuale in Laguna, ai progetti alternativi al transito delle grandi navi da crociera nel Bacino di San Marco attraverso un nuovo, imponente canale escavato in Laguna o mediante lo spostamento della Marittima (attuale banchina veneziana) a Marghera (e dunque sempre in Laguna) – interventi oggetto delle nostre precedenti lettere – si somma ora un nuovo, incredibile progetto che muterebbe per sempre la percezione di Venezia e di parte della sua Laguna. Ci riferiamo alla grandissima torre progettata dal neo ingegnere nipote dello stilista Pierre Cardin. Il mastodontico edificio, alto 250 metri, 150 più del campanile di S. Marco, assurdo in un contesto come il veneziano, si dovrebbe ergere, a detta dello stesso Cardin, come un ‘faro’, perennemente illuminato – donde il nome Palais Lumière – visibile da tutta Venezia, Laguna e anche da Padova. La meravigliosa oscurità notturna di Venezia verrà cancellata per sempre da questo nuovo e incongruo punto focale, eccentrico e verticale… (continua a leggere la lettera inviata all’Unesco)

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Venezia, Italia Nostra presenta ricorso al TAR contro lottizzazione a Ca’ Roman

Italia Nostra ha presentato un ricorso al TAR contro l’atto di approvazione del progetto di lottizzazione a Ca’ Roman, presso l’isola di Pellestrina, località compresa tra la Laguna di Venezia e il Mare Adriatico. Il ricorso al TAR costituisce l’ultima possibilità di annullamento dell’atto d’approvazione del progetto, che ha presentato scarsa attenzione nella verifica della compatibilità rispetto ai vincoli (Natura 2000, PALAV, Legge speciale per Venezia). Per presentare il ricorso ci siamo avvalsi delle osservazioni avanzate dal Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido (di cui fa parte Italia Nostra), dalla LIPU e dall’Associazione tra Mare e Laguna… (continua a leggere il documento)

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