Dopo la conferenza stampa tenuta a Roma il 18 giugno, la sezione di Venezia di Italia Nostra ha diffuso un comunicato stampa nel quale ribadisce le posizioni sostenute nel corso degli ultimi decenni a proposito del progetto Mose e in particolare del metodo del “concessionario unico”, metodo che si sta dimostrando fonte di illegalità e corruzione.
Il comunicato ricorda anche i documenti inviati all’UNESCO come denuncia delle problematiche causate dal Mose e dalle grandi navi, e il conseguente rapporto stilato dagli esperti dell’Unesco, nel quale si prospetta seriamente la possibilità che il valore di Patrimonio universale della nostra città e della sua Laguna venga messo in pericolo dalle attuali politiche di scriteriato sviluppo.
Il documento si conclude chiedendo, tra le altre cose, lo scioglimento immediato del Consorzio Venezia Nuova, un ripensamento su basi veramente scientifiche del progetto Mose, il rinnovamento del Magistrato alle Acque e l’esclusione delle Grandi opere dalla Legge Obiettivo.
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