È desolante vedere come il Piano Paesaggistico Toscano rischi di essere frantumato e ribaltato sotto i colpi di piccone dei fautori e portatori degli interessi di potentati economici locali: sulla costa, delle lobby del cemento; sulle Apuane, di quelle dei mercanti/escavatori/esportatori di marmo. Questi ultimi, benché privi di reale legittimazione, continuano impunemente a sfruttare una risorsa collettiva perseguendo i propri esclusivi e lauti affari, consistenti quasi per intero nella vendita del marmo estratto e non nella sua lavorazione in loco (che ostinatamente rifiutano di incrementare).
Non si arrestano di fronte alla distruzione di tracce archeologiche, di vette, crinali, colonie di fauna particolare e di flora spontanea, ipogei e preziosi acquiferi delle nostre montagne, che la legge imporrebbe di tutelare: in questo si avvalgono di potenti mezzi meccanici e quindi del lavoro, checché se ne dica, di pochissimi addetti a fronte dell’abnorme escavato. Si ribadisce che l’aumento dell’estrazione e dell’esportazione del marmo resta il business principale, a tutto scapito della storia e della cultura del marmo (che hanno qualificato in particolare la sua lavorazione) con la conseguente diminuzione e quasi sparizione dei laboratori d’arte e architettura. Auspichiamo che in sede di votazione finale del piano paesaggistico, per quanto riguarda le Apuane, le cave e la loro corretta regolamentazione, i tanti corrivi sostenitori di emendamenti nefasti, abbiano un sussulto di dignità e di resipiscenza cosicché prevalga la salvaguardia delle nostre formidabili risorse ambientali-paesaggistiche in una con l’interesse di tutti su quello di pochi.
Non si uccidano le Apuane.
Non si uccida il paesaggio della Toscana.
Mario Venutelli – Sezione Apuo-Lunense
Bruno Giampaoli – Sezione Massa-Montignoso
Antonio Dalle Mura – Sezione Versilia
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Vai alla news del 12.03.2015: “Piano Paesaggistico della Toscana: senza tutele la Toscana non sarà più la stessa”
Vai alla news del 26.02.2015: “Renzi difenda il Piano Paesaggistico della Toscana!“