Indirizzo/Località: Strada Provinciale della Val di Chienti – Loreto (Ancona)
Tipologia generale: infrastruttura di servizio
Tipologia specifica: acquedotto
Configurazione strutturale: voluto da papa Paolo V in seguito al vertiginoso sviluppo di Loreto e dal sempre crescente flusso di pellegrini, venne iniziato con il Capitolato d’appalto del 2 dicembre 1606 e terminato nel 1620. Il progetto di condurre le “acque delle Vigne” di Recanati alla piazza del Santuario, venne affidato a Giovanni Fontana e Carlo Maderno. Una derivazione, attraverso Porta Romana, forniva acqua anche alla fontana di Piazza dei Galli
Epoca di costruzione: sec. XVII
Uso attuale: versa da tempo in uno stato di totale degrado, a causa della vegetazione parassitaria che l’assedia e di deleteri usi impropri.
Condizione giuridica: proprietà comunale
Segnalazione: del 18 luglio 2016 – segnalazione Consiglio Regionale Marche di Italia Nostra – marche@italianostra.org
Motivazione della scelta: L’acquedotto degli Archi, collocato tra Loreto e Recanati, versa da tempo in uno stato di totale degrado, a causa della vegetazione parassitaria che l’assedia e di deleteri usi impropri.
Commissionata nel 1605 agli architetti Carlo Maderno e Giovanni Fontana da papa Paolo V, l’opera fu portata a termine nel 1614. Una lapide dettata nel 1620 dal cardinale Scipione Borghese, Protettore della Santa Casa Lauretana, tramanda ai posteri la memoria della benemerita iniziativa. Costruito per far fronte al vertiginoso sviluppo di Loreto e dal sempre crescente flusso di pellegrini, l’acquedotto conduce le “acque delle Vigne” di Recanati alla piazza del Santuario e forniva acqua anche alla fontana di Piazza dei Galli.
Consapevoli dell’importanza degli Archi, verso la fine dell’Ottocento, le Autorità di governo ne vietarono la demolizione, prevista da un progetto di ammodernamento dell’acquedotto, poiché l’opera – si osservava giustamente – “attesta la magnificenza antica e viene ricordata dalla storia come grandiosa per quei tempi”.
Le competenti Autorità dei nostri giorni hanno fino ad ora lasciato cadere ogni invito a porre fine allo scempio in atto.