Indirizzo/Località: Porto di Villanova – Ostuni (Brindisi)
Tipologia generale: Opere difensive e di incastellamento
Tipologia specifica: castello
Configurazione strutturale: costituito da tre corpi di fabbrica edificato secondo il modello tipico del torrione con base quadrata. Centralmente dal tetto si eleva una torretta modellata sul prototipo di un faro
Epoca di costruzione: inizio del XIV secolo
Uso attuale: non è accessibile né fruibile.
Uso storico: opera difensiva del porto e della cittadina di Ostuni
Condizione giuridica: proprietà del comune di Ostuni
Segnalazione: del 1 ottobre 2016 – segnalazione Sezione di Messapia di Italia Nostra – messapia@italianostra.org
Motivazione della scelta
Il nucleo centrale del castello fu edificato durante il periodo angioino, intorno all’inizio del XIV secolo, circa vent’anni dopo che il piccolo centro di Villanova aveva innalzato la cinta muraria. Da allora il castello ha resistito nel tempo subendo diverse distruzioni e modifiche strutturali. Il rimaneggiamento più evidente si è verificato nello scorso secolo, lasciando ben poco dell’originaria struttura trecentesca.
Da documenti pervenuti risulta che il castello intorno al XV secolo era una struttura adibita a funzione difensiva in piena attività. Difatti si conoscono, da documenti storici, i nomi di coloro che hanno rivestito la carica di castellano. Ad esempio nel 1463 emerge il nome di Gaspare Petraroli, a seguire, nel secolo successivo, si citano i nomi di Cipriano Arsenio nel 1562 e di Prospero Idrosio nel 1579. Questo dimostra l’importanza strategica che il castello ha rivestito per l’area del brindisino. Non è un caso che sotto la dominazione spagnola Ostuni, grazie a questo porticciolo, è riuscita a conservare lo stato di città demaniale, quindi libera dalle gabelle feudali.
La struttura del baluardo è costituito da tre corpi di fabbrica, edificati secondo il modello tipico del torrione con base quadrata. All’altezza del primo piano si intravede il cordolo del toro rotondeggiante che sovrasta la parte bassa del torrione con muro a scarpa. La struttura è molto semplice e non presenta né feritoie nei occhi spiombati. Centralmente dal tetto si eleva una torretta modellata sul prototipo di un faro.
Attualmente il castello, di proprietà del comune di Ostuni è completamente abbandonato con le porte murate le finestre aperte e gli intonaci caduti. Sono addossate strutture incongrue e da un centro per diportisti.
Nell’agosto 2015 la proprietà del bene è passata, con una “convenzione di acquisizione”dall’agenzia del Demanio di Puglia e Basilicata al Comune di Ostuni. Tale cessione è avvenuta affinché il Comune di Ostuni avviasse un percorso di recupero e valorizzazione dello stesso.
Si ipotizza che la torre possa accogliere un Eco-Museo, magari un Museo del Mare, o comunque una struttura che renda un servizio ambivalente: sia turistico, che culturale. Nell’attesa del recupero il degrado avanza.