AGGIORNAMENTO febbraio 2021:
siamo lieti di annunciare che il bene è ora proprietà pubblica!
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LA SEGNALAZIONE
Indirizzo/Località: Ripafratta nel comune di San Giuliano Terme (Pisa)
Tipologia generale: opera difensive e di incastellamento
Tipologia specifica: castello
Configurazione strutturale: Il castello di Ripafratta, noto anche come Rocca di San Paolino o Rocca di Ripafratta, è un castello medievale situato sul colle Vergario, che sovrasta il paese di Ripafratta in provincia di Pisa
Epoca di costruzione: sec. X-XV
Comprende: recinto a pianta poligonale irregolare del XII secolo, occupato al centro dal mastio quadrangolare, e da altre due torri adiacenti alle mura
Uso attuale: il castello e le torri sono proprietà privata, in stato di abbandono
Uso storico: testimonianza di architettura militare medievale
Condizione giuridica: proprietà privata
Segnalazione: del 12 novembre 2015 – segnalazione della Sezione di Pisa di Italia Nostra – pisa@italianostra.org
Motivazione della scelta
La rocca è caratterizzata da un recinto a pianta poligonale irregolare del XII secolo, occupato al centro dal mastio quadrangolare, e da altre due torri adiacenti alle mura. Fanno parte diretta del sistema difensivo della Rocca le due Torri Niccolai e Centìno situate sui colli circostanti. Il castello e le torri sono di proprietà privata, ed in stato di abbandono.
La Rocca è accessibile soltanto esternamente, in quanto lambita da un sentiero ufficiale RET che si diparte dal borgo di Ripafratta e raggiunge il bene storico in circa 10 minuti di cammino. L’accessibilità interna è limitata in quanto proprietà privata, ma non compromessa strutturalmente. Al momento non esiste accessibilità carrabile pubblica, ma soltanto una strada privata che conduce a un’abitazione sita nei pressi della Rocca.
La Rocca rappresenta una preziosa testimonianza di architettura militare medievale, ancora ben conservata nelle proprie strutture portanti. Una campagna di scavi archeologici condotta negli anni ’80 dall’Università di Pisa sotto la direzione del prof. Fabio Redi ha contribuito a fare luce su funzioni, strutture, vita quotidiana nel complesso fortificato. Gli scavi si sono poi interrotti per motivi di sicurezza ma una loro ripresa si configurerebbe come un grande valore per la ricerca e per la comprensione dell’identità storica del territorio, oltre che un indubbio interesse per eventuali visitatori.
La Rocca potrebbe e dovrebbe inserirsi inoltre nel contesto del sistema fortificato di confine Pisa-Lucca, che comprende anche il vicino Castello di Nozzano (LU), i ruderi dei castelli di Cotone e Castiglioncello (LU), la Torre dell’Aquila (Vecchiano), i ruderi di Castel Passerino (LU).
La Rocca è tuttora proprietà privata, soffocata dalla vegetazione ed in attesa di urgenti interventi di messa in sicurezza, conservazione e restauro. Gli stessi rinvenimenti archeologici, affiorati con gli scavi negli anni ’80, sono stati gravemente danneggiati dall’incuria. Un importante protocollo d’intesa per il recupero e la valorizzazione del bene storico, siglato da Comune di San Giuliano Terme e Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa nel 2008, è decaduto prima ancora di arrivare alla fase progettuale a causa di dissidi con le proprietà private.
Nel 2012, è stata fondata l’associazione “Salviamo la Rocca”. Nel 2013 l’associazione ha chiesto formalmente al Comune di San Giuliano Terme di riaprire un percorso per la messa in sicurezza e il recupero della Rocca. Il 7 dicembre 2013, durante un evento organizzato dall’associazione “Salviamo la Rocca” a San Giuliano Terme, l’assessore all’urbanistica del Comune ha annunciato che l’amministrazione ha iniziato nuove trattative con i vari privati coinvolti e ha ripreso i contatti con la Fondazione Pisa per arrivare a un progetto di recupero.
Tali trattative non hanno avuto esito positivo, ed è spettato alla nuova amministrazione comunale affrontare la questione. Sono state nuovamente avviate trattative con i privati, stavolta fruttuose, come riportato in consiglio comunale dal sindaco l’11 marzo 2015. Il 4 novembre 2015 in una conferenza stampa congiunta, Comune di San Giuliano Terme e Fondazione Pisa (ex Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa) hanno annunciato quindi l’avvio di un nuovo percorso, con uno studio di fattibilità socio-economico-culturale affidato al Centro ASK dell’Università Bocconi di Milano. Lo studio è stato consegnato nell’ottobre 2016 ed evidenzia la necessità di elaborare un impianto gestionale sostenibile per la Rocca prima ancora di passare alla fase progettuale.
Tale difficoltà, unitamente alle richieste di una garanzia economica da parte della Fondazione Pisa nei confronti del Comune di San Giuliano Terme per poter dare il via al percorso, hanno portato ad una fase di stallo.