Italia Nostra

Data: 18 Febbraio 2011

Per gli Stati Generali della città: “il futuro di Roma”

L’Associazione ITALIA NOSTRA è abituata a non essere invitata a collaborare e partecipare alle scelte che riguardano interventi che possono mettere a rischio la sostenibilità ambientale dei territori interessati, costringendola spesso a critiche e proteste. L’evento degli Stati Generali della città, che dovrebbe promuovere un’ampia partecipazione, non la vede fra gli invitati, ma non importa. Essa vuole ugualmente partecipare e impegnarsi nel difficile compito di “progettare”, al fine di evitare il facile ma ingrato ruolo di criticare a posteriori, invece di pronunciarsi tempestivamente sulle mille idee e progetti di cui si parla oggi.

A tal fine, Italia Nostra insieme all’Unione Cattolica Italiana Tecnici, all’Istituto Nazionale di Studi Romani e all’Associazione Romana Proprietà Edilizia (associazioni apolitiche e sensibili agli aspetti culturali e sociali propri delle rispettive attività) presentano agli Stati Generali un metodo di lavoro per verificare che gli interventi proposti siano compatibili fra loro e rispetto a un disegno unitario della città capitale, la cui dimensione metropolitana non va inventata ma di cui va constatata l’esistenza e curata l’organizzazione, al di là dei confini comunali romani.

Nelle pagine del documento in allegato inviate al Sindaco Alemanno, si propongono soluzioni concrete per problemi prioritari, come la mobilità, la casa, le Olimpiadi, il piano dell’area metropolitana, il sistema del “Verde” ecc., attraverso accenni dietro i quali vi sono anche elaborazioni più approfondite.

Una preoccupazione particolare è rivolta alla “modernizzazione”, che, nel caso di Roma, deve individuare ed eliminare le arretratezze infrastrutturali, evitando trasformazioni strutturali e formali in voga in altre grandi città ma assolutamente non idonee a Roma, se si vogliono rispettare i suoi valori, unici, che sono alla base della sua storia, dei suoi significati, della sua attrazione nel mondo, che vanno tramandati.  Valga, come esempio, la vicenda dell’EUR dove, nonostante la destinazione del nuovo PRG a “città storica” , è stato demolito il velodromo, è in costruzione un acquario presso il Laghetto ed è stata sventata in extremis la demolizione delle torri dell’ex ministero delle Finanze, come ha pubblicamente dichiarato il Sindaco Alemanno che ha accetato il parere negativo dei due massimi organi consultivi del Mibac.

Su tali direttrici le Associazioni citate intendono portare avanti il confronto e approfondire nei prossimi mesi il dibattito culturale e sociale che riguarda il futuro della Capitale d’Italia.

Per eventuali informazioni

Prof. P. Samperi (065110449)
Dott.ssa Ebe Giacometti (3472600163)

Scarica il documento da Echi n. 13 “Progettiamo il futuro di Roma” di Pietro Samperi

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