Paesaggi urbani sensibili, paesaggi da difendere e paesaggi da costruire, nei centri e nei quartieri storici e nelle periferie.
Italia Nostra dedica la campagna nazionale 2009 al paesaggio urbano, considerato nella complessità della sua stratificazione, dai nuclei storici originari all’insediamento delle periferie sempre più dilatate nel territorio, che stentano però a diventare autonoma città moderna.
Cinquant’anni dopo la carta di Gubbio non possiamo dimenticare che i paesaggi urbani non sono fatti solo di pietre e di fisicità, ma anche di uomini vivi: anzi, di società. Gli uomini hanno bisogno di storia e di bellezza (perciò si vive meglio nei quartieri antichi), ma anche di spazi in cui essere società: nei quali incontrare, scambiare, frequentare il vicino e il simile ma anche il lontano e il diverso, il forestiero.
Un itinerario di oltre 40 città, che parte da L’Aquila, eletta città simbolo della campagna. Dal 19 settembre 2009 i ‘paesaggi urbani’saranno indagati per comprenderne le criticità e riscoprirne le identità e i valori.
Da Palermo a Cosenza, da Brindisi a Matera, da Roma a Siena, da Lucca a Bologna, da Ferrara a Padova, da Brescia a Torino, da Treviso a Trieste, Italia Nostra denuncia il degrado fisico e sociale della città storica e delle periferie, l’alterazione del tessuto e del profilo volumetrico della città, l’espulsione dal centro delle funzioni abitative e delle attività artigianali e industriali tradizionali, la congestione da traffico e da attività improprie e invasive, l’inquinamento visivo e acustico, la carenza e la scarsa qualità degli spazi pubblici, la mancanza di decoro urbano.
Decine di eventi lungo tutta la Penisola per conoscere i centri più belli della nostra penisola ma anche le minacce incombenti che mettono a rischio questo patrimonio.
“L’Aquila e la sua corona di piccoli centri rappresentano un contesto straordinario di beni culturali e paesaggistici che non può essere cancellato dalla violenza del sisma di aprile. Anzi, deve essere recuperato come parte integrante della vita di chi abita in quei luoghi e lì vuole continuare a vivere.” – ha dichiarato Antonello Alici, segretario generale di Italia Nostra – “Questo il motivo per cui abbiamo eletto la città abruzzese a luogo d’eccellenza per focalizzare l’attenzione di Paesaggi Sensibili 2009. Un complesso sistema di insediamenti, nei quali si esprime la storia e l’identità degli abruzzesi (la loro cultura urbana), che non può andare perduto nella “ricostruzione”. In quei luoghi si conservano la storia e la memoria dell’intera regione, da quei luoghi deve muovere la ricostruzione fisica e culturale del territorio, nel rispetto dei luoghi e delle popolazioni.”
“Credo che quando parliamo oggi, nel XXI secolo, di paesaggi urbani sensibili anche a questo dobbiamo pensare: agli spazi necessari per la società – agli spazi pubblici. Dobbiamo pensare anche a difendere i luoghi dell’incontro e del dibattito, della festa e del dissenso, dell’amicizia e della conoscenza là dove ci sono, e sottrarli alla frammentazione, alla privatizzazione, alla commercializzazione, all’ingombro di ferrame.” – ha evidenziato Edoardo Salzano, per Italia Nostra – “E a promuoverne la formazione là dove non ci sono, dove l’individuo è rinchiuso nella sua solitudine ed è orfano dell’altro, della società.”
Ecco l’elenco dei “Paesaggi Urbani”
Torino: trasformazioni urbane, rifunzionalizzazione e nuovo paesaggio |
I comuni del Lago Maggiore |
Alessandria: il ponte sul fiume Tanaro |
Cinta verde e parco agricolo ecologico per la grande Bergamo |
La città di Brescia |
Edolo in Valle Camonica |
Val di Sole a Trento |
Padova, la città delle emozioni |
Treviso: la periferia est della città |
Il fronte mare di Trieste |
Allarme Bologna: la città storica alla sfida della modernità |
Centro storico di Brisighella nel contesto del paesaggio collinare |
Le mura e il parco urbano di Ferrara |
Il fronte mare di Margonara a Porto Vado a Savona |
Sarzana. Urbanizzazione selvaggia nell’area adiacente il centro storico |
La Basilica di San Salvatore dei Fieschi e il suo circondario nel comune di Cogorno in provincia di Genova |
Lucca: Centro storico – prospettive sensibili |
Viareggio e la Versilia |
Chiesa di S. Jacopo a Zambra di Cascina nella provincia di Pisa |
L’Appennino tra Firenze e Forlì |
Centro di Siena ed agglomerati urbani alle porte della città |
Mura medicee di Grosseto |
I paesaggi costieri marchigiani conservati dalle colonie marine |
I progetti di trasformazione del centro storico di Perugia |
Colfiorito nell’Appennino umbro marchigiano |
Giulianova: la città rinascimentale e le addizioni urbane |
L’Aquila. Un centro storico da ricostruire |
L’Agro Romano: la campagna in città |
Pietracatella a Campobasso: un paesaggio urbano da ricostruire |
I quartieri moderni di Matera |
Il Castello Alfonsino e forte a mare di Brindisi |
Le piazze storiche di Cosenza |
La via per Capo Colonna a Crotone |
La linea di costa e il viadotto ferroviario di Catania |
La borgata di Santa Lucia a Siracusa. Area dell’antico quartiere greco di Akradina |
Caltanissetta: la città ottocentesca |
Dai Quattro Canti al Teatro Massimo: la via Maqueda tra Bassura del Papireto e Piazza Venezia a Palermo |
Rocca Medievale della Città di Cagliari: il Quartiere di Castello |
Sinis-Cabras/Oristano: aree periferiche e marginali degli insediamenti urbani – prospettive di valorizzazione e riqualificazione |
Il centro storico di Sassari |