Italia Nostra

Data: 24 Novembre 2020

Un milione di pini domestici vicini all’estinzione. Levata di scudi dei cittadini romani

I pini di Roma immortalati dall’antichità nei dipinti e cantati dalle famosissime note di Ottorino Respighi hanno i giorni contati.

Il paesaggio romano sarà sottoposto ad una trasformazione epocale con la negazione di un fondamentale aspetto identitario e del suo più splendido iconema.

Oltre 1 milione di alberi nella città di Roma e dintorni (come stimato dal Servizio Giardini) e così anche i giardini ed i parchi definiti “Musei Viventi” dalla Carta Internazionale del Restauro dei Giardini di Firenze, alberi vincolati e monumentali, si apprestano a diventare solo un mesto ricordo.

Villa Borghese, Villa Pamphili, Villa Ada, Villa Glori, il Gianicolo, Villla Torlonia …

l’Area archeologica Centrale, Appia, Ostia Antica…. le Riserve, le pinete litoranee come quelle di Fregene, Maccarese, Castelfusano e Ostia… I pini della Caffarella, dell’Axa, di Casal Palocco, Mostacciano, l’Eur, la Garbatella, Corso Trieste, Saxa Rubra … sono già stati infestati o a rischio imminente.

Il parassita, la Toumeyella Parvicornis o Cocciniglia Tartaruga, descritto dai Servizi Fitosanitari come molto aggressivo e con riproduzione esponenziale, dopo essere approdato nel 2014 dall’America in Campania, lasciando dietro di sé la devastazione, dal 2018 è arrivato nel Lazio . Da 6 anni le Istituzioni continuano ad essere cieche e sorde agli appelli dei cittadini e non prendono le dovute misure necessarie e urgenti, ed inoltre,data la gravità e la complessità delle cure, non si ha certezza dei consistenti fondi da destinare al contrasto dell’epidemia.

30 Associazioni e Comitati romani, regionali e nazionali hanno inviato un ultimo appello al Ministero dell’Agricoltura e al Ministero, al Mibact, dell’Ambiente, alla Regione Lazio e a Roma Capitale per chiedere interventi immediati ed efficaci per salvare dall’attacco della Toumayella Parvicornus un patrimonio di milioni pini domestici vicini dall’estinzione lungo l’intero versante tirrenico e nella Capitale d’Italia, per la colpevole mancanza di cure da parte degli organi preposti.

Nell’appello inviato, ai sensi della Legge 241 del 1990, si chiede di uscire da un immobilismo di anni che sta portando alla perdita di un patrimonio irrinunciabile.

Le Associazioni, i Comitati e cittadini in particolare chiedono:

1) interventi tempestivi DECRETANDO LA LOTTA OBBLIGATORIA per la cura dei pini, considerando l’abbattimento solo se inevitabile, con divieto di conferire il legname alle inquinanti centrali biomasse, che comprometterebbe la credibilità delle decisioni di necessario abbattimento.

2) utilizzo in tempi rapidi dell’unico metodo ampiamente sperimentato con risultati eccellenti: l’endoterapia con abamectina, oltre ai lavaggi della chioma a getti d’acqua con sapone, alcol per sanificare, sali di potassio per togliere la melata e consentire all’albero la sintesi clorofilliana. Da sperimentazioni eseguite dal Vaticano, dall’Università Federico II di Napoli, nonché da numerose ditte private in luoghi vasti, risulta l’unica ad assicurare oltre il 90% di efficacia.

3)  Vista la gravità della patologia e considerato che si estende velocemente a ogni parte d’Italia, si chiede anche che i Ministeri competenti, Regione e Comune stanzino le necessarie risorse economiche e si adottino i regolamenti per assicurare tempestivamente la cura dei pini, anche con variazioni di bilancio, per interventi più rapidi ed estesi possibili.

È impensabile inoltre che proprio in questa difficile fase per la salute umana , si lascino morire e si abbattano milioni di grandi alberi. Secondo gli studi scientifici a partire da Healty Air sul ruolo degli alberi urbani condotto in 245 città e metropoli pubblicato nel 2016, si indicano come prioritarie le azioni di mantenimento dell’attuale numero di alberi, oltre all’incremento degli stessi.

Non fosse per i valori paesaggistici rappresentati dai pini non avrebbe senso la campagna di Minambiente per piantare 50 milioni di alberi giovani rinunciando ai benefici di milioni di alberi maturi.

Alberi che come i pini i pini adulti che stiamo perdendo, già oggi:

– regolano il microclima locale

– riflettono e assorbono le radiazioni solari

– attraverso l’evapotraspirazione, abbassano la temperatura delle città

– abbattono le PM 2,5 responsabili di gravi malattie e di migliaia di decessi in Italia, come di milioni di decessi nel resto del mondo.

I cittadini rinnovano il loro amore per gli alberi ed in particolare in questa circostanza per i pini, verso i quali notano tra l’altro una inammissibile subdola indifferenza delle Amministrazioni.

Firmato:

Italia Nostra Roma
Cittadinanza Attiva Lazio
Amici dei Pini di Roma
Carteinregola
Comitato Nazionale Paesaggio
Coordinamento Residenti Città Storica
ISDE Italia | Associazione Medici per l’Ambiente
Vas Ambiente e Società
Respiro Verde Legalberi
Vittorio Emiliani per il Comitato della Bellezza
Associazione SIMEF
Associazione Aurelio Volontari DecoroTredicesimo-Pineta Sacchetti
Salviamo i Pini di Corso Trieste
Comitato Salute ed Ambiente Eur
Salviamo la Riserva di Procoio
Salviamo le Riserve
Comitato Abitare Ponte Milvio
Comitato Mura Latine
Comitato Rinascita Tiburtina
Associazione Gentes quartiere Giuliano Dalmata
 Cittadinanza Attiva Nomentano Trieste
 Associazione Progetto Celio
 Comitato Abitanti Rione Monti
 SOS ambiente10
 Le Sentinelle degli Alberi di OSTIA
Paolo Salonia e cittadini riuniti per salvare i pini dell’AXA
Forum Salviamo il Paesaggio

Appello su piattaforma “Buonacausa.org” Oltre 1000 firme di cittadini 

SOS #ALBERI NOSTRI https://buonacausa.org/cause/sos-alberi-nostri-salviamo-il-paesaggio-di-roma

per ulteriori informazioni:

https://www.affaritaliani.it/roma/roma-un-milione-di-pini-verso-estinzione-insetto-killer-colpisce-ancora-707934.html

https://www.vignaclarablog.it/2020112496011/roma-un-milione-di-pini-domestici-vicini-allestinzione/

In edizione cartacea:

Corriere della Sera – Roma – 25 novembre 2020

 

 

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