Le campagne

Data: 4 Novembre 2020

Centrale idroelettrica di Muro Lucano: segnalazione per la lista rossa

Indirizzo/Località: Contrada Pascone di Muro Lucano (Potenza)

Tipologia generale: archeologia industriale

Tipologia specifica: sito

Configurazione strutturale: la Centrale idroelettrica di Muro Lucano è il cuore pulsante di un importante progetto energetico dei primi anni del XX secolo, collegato ad una diga artificiale, ad una torre idrometrica e a tutto il sistema congiunto di cunicoli e tubazioni.

Epoca di costruzione: sec. XX

Comprende: sito di archeologia industriale e adiacente diga

Uso attuale: oggi la centrale idroelettrica è in disuso e non accessibile al pubblico, la struttura è intatta ma necessita di importanti interventi di messa in sicurezza. Dopo il sisma del 1980 l’ENEL sottrasse dai locali tutti gli strumenti di controllo, gli arredi ed ogni tipo di accessorio

Uso storico: La diga e la centrale nascono nell’ambito di ampio progetto di politica energetica pensato da Francesco Saverio Nitti, tra gli anni 1911 e 1914 da cui nacque, nel 1914, della Società Lucana per le imprese idroelettriche, azienda che portò nel 1917 al completamento dell’opera. Andò a regime nel 1920 e funzionò correttamente fino al 1970.

Condizione giuridica: proprietà ENEL

Segnalazione: del 27 aprile 2020– segnalazione della sezione Vulture Alto Bradano di Italia Nostra – vulturealtobradano@italianostra.org

Centrale idroelettrica durante i primi decenni del 1900. Foto concessa da Giuseppe Setaro

Motivazione della scelta

La Centrale Idroelettrica di Muro Lucano, costruita a partire dal 1915, contestualmente alla Diga, rappresenta, il fulcro del progetto di sviluppo economico che Francesco Saverio Nitti intendeva perseguire nel territorio e nel meridione intero. Costato 900.000 lire, l’impianto, alimentato dall’acqua defluita attraverso la diga, riforniva di elettricità diversi comuni attraverso due linee di trasmissione Bella-Muro, Ruoti, Avigliano, Potenza, Genzano, Pietragalla, Acerenza, Banzi da un lato; Muro Lucano, Castelgrande, Pescopagano, Calitri dall’altro.

L’impianto, composto da due gruppi di 750 HP, con previsione di un terzo di 1500 HP, entra a pieno regime nel 1920, e funzionò correttamente fino al 1970, anno in cui, in seguito alla ricognizione di danni strutturali nella diga, la produzione di energia venne sospesa e, poco dopo, l’impianto venne definitivamente bloccato. Ad oggi, nonostante progetti di recupero, la centrale è in disuso, in pessime condizioni.

Si tratta di un importante bene pubblico, oltre a rappresentare un complesso di archeologia industriale, tra i primi in Europa, ha un forte significato legato all’acqua e al suo utilizzo rispettoso e consapevole. La Centrale idroelettrica di Muro Lucano è il cuore pulsante di un importante progetto energetico collegato ad una diga artificiale, ad una torre idrometrica e a tutto il sistema congiunto di cunicoli e tubazioni. La diga, infatti, nasce nell’ambito di ampio progetto di politica energetica, pensato da Francesco Saverio Nitti, tra gli anni 1911 e 1914 da cui nacque, nel 1914, della Società Lucana per le imprese idroelettriche, azienda che portò nel 1917 al completamento dell’opera. Il progetto e la direzione lavori fu dell’Ing. Angelo Omodeo.

Oggi la centrale idroelettrica è in disuso e non accessibile al pubblico, la struttura è intatta ma necessita di importanti interventi di messa in sicurezza. Dopo il sisma del 1980 l’ENEL sottrasse dai locali tutti gli strumenti di controllo, gli arredi ed ogni tipo di accessorio.

Il sito potrebbe essere recuperato come Museo dell’acqua, riportando in loco gli oggetti, le attrezzature e gli arredi, tutti sottratti e ubicati altrove. Un luogo da restituire ai Lucani e a quanti vorrebbero ammirare uno dei più grandi e importanti progetti energetici europei di inizio secolo scorso.

La zona di Muro Lucano, inoltre, custodisce un importante acquifero carsico, per il quale è iniziato l’iter di tutela attraverso una proposta di legge. Da sempre quest’area è stata legata con un filo diretto all’acqua, al suo uso consapevole e rispettoso. La segnalazione intende recuperare tale struttura per consentire di tramandare alle generazioni future una concreta testimonianza di uso sostenibile della risorsa più preziosa in assoluto: l’oro blu.

Il recupero della Centrale idroelettrica, rappresenterebbe una testimonianza di archeologia industriale di enorme valore, la struttura potrebbe divenire un punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno. Collegati alla Centrale a pochi chilometri a monte è visitabile la Diga artificiale con tutti i suoi annessi, i cunicoli e tubi che conducono alla centrale e si estrinsecano lungo un percorso storico naturalistico di rara e unica bellezza. Lungo questo percorso, scorre un torrente, il Rescio, ingrossato dalle acque che fuoriescono dalle paratie. Il luogo è incontaminato e ricco di biodiversità, vi nidifica persino la cicogna nera. E’ possibile ammirare anche resti di mulini ad acqua di epoca medioevale e un ponte romanico in ottime condizioni, oltre che un arco metallico e la torre idrometrica.

Il recupero della Centrale idroelettrica completerebbe lo sforzo di numerose associazioni che stanno puntando sullo sviluppo sostenibile dell’area ed in particolare sull’importanza dell’acqua, della sua tutela e della sue tante opportunità.

L’area è ricca di testimonianze storico-culturali, aree naturalistiche protette e siti medioevali. Presso il comune di Muro Lucano, paese natio di S. Gerardo Maiella, è presente un Museo archeologico Nazionale e l’attuale amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di sviluppo che prevede il recupero e la tutela dell’importante patrimonio paesaggistico-ambientale.

Il recupero della Centrale idroelettrica potrebbe essere, dunque, il collettore di tutte le buone pratiche messe in essere dagli abitanti del luogo, volte alla cura e alla tutela dei Beni Comuni, acqua in primis.

RIFERIMENTI STORICO-BIBLIOGRAFICI

Alfredo Nardiello 2010: DIGA DI RITENUTA E CENTRALE IDROELETTRICA DI MURO LUCANO: IPOTESI DI RECUPERO.

La gazzetta del Mezzogiorno 26/01/2012, La storia: un invaso voluto da Nitti.

Le Cronache Lucane 17/11/2018 L’impronta del Ministro Nitti a Muro Lucano.

Mario Mennonna, 1/10/2010 Lago Nitti di Muro Lucano

www.visitmurolucano.info/index.php/itinerario-industriale/centrale-idroelettrica https://www.progettodighe.it/main/le-dighe/article/muro-lucano

Costruzione delle condotte e della torre idrometrica durante i primi decenni del 1900. Foto concessa da Giuseppe Setaro

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