Indirizzo/Località: Piazza San Bernardo – Città Sant’Angelo (Pescara)
Tipologia generale: edificio di culto
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: collocata su una collinetta naturale, fa parte di un vasto complesso architettonico. Il corpo di fabbrica si sviluppa sul versante sud del centro storico con diverse quote di imposta, su vie e piazzette pubbliche e piccolo giardino privato. La facciata in laterizio presenta una configurazione insolita ed originale nel panorama architettonico della regione.
Epoca di costruzione: la cripta risale all’originaria costruzione del sec. XIV come il campanile, l’originario edificio è stato più volte maneggiato nei secoli, dal primo medioevo al tardo barocco
Comprende: comprende la chiesa e la cripta di San Bernardo
Uso attuale: l’accesso è attualmente proibito data la pericolosità dovuta a caduta calcinacci, ma soprattutto dai pericoli derivanti dalle gravi lesioni causate dal terremoto del 2009
Uso storico: l’attuale chiesa di San Bernardo (adiacente a Palazzo Coppa), in antico era una collegiata (con un abate e sette canonici) dedicata a San Nicola di Bari. Addossata a questo tempio, si cominciò la fabbrica di un Monastero, fondato da Agostino Càrpio dei padri Cistercensi della Riforma di San Bernardo (i padri Bernardoni), fabbrica poi compiuta nel 1642; allora ricostruita, la Chiesa di San Nicola assunse il titolo di San Bernardo
Condizione giuridica: il bene è di proprietà della Curia Vescovile. Auspicabile il restauro e recupero funzionale, sia della chiesa che della cripta, pesantemente danneggiate dal terremoto del 2009. Bene di alto interesse storico artistico e culturale.
Segnalazione: del 14 febbraio 2021 – segnalazione firmata da una cittadina
Motivazione della scelta
La Chiesa di San Bernardo fu edificata sul sito di una costruzione del XIV secolo; è collocata su una collinetta naturale e fa parte di un vasto complesso architettonico. La Chiesa era dedicata a San Nicola di Bari e ne conservò il nome fino al 1626, quando Papa Urbano VIII riunì la Collegiata di San Nicola con quella di San Michele in un unico capitolo. Nel 1644 la Chiesa entrò in possesso dei Frati Riformati di San Bernardo, i quali costruirono il Convento.
La Cripta, inizialmente usata come cimitero, è realizzata in laterizio con archi ogivali; è coperta con volte a crociera e presenta decorazioni ad affresco che risultano essere più antiche della costruzione soprastante. Così è anche per le due arcate ancora visibili sul lato esterno nord, elementi già presenti dell’originaria costruzione del 1300. La facciata in laterizio presenta una configurazione insolita ed originale nel panorama architettonico della regione. Alla conformazione piana, tipica delle facciate barocche abruzzesi, si oppone una facciata curva ottenuta per differenza di piani. Il campanile, risalente al 1300, si innalza sul tetto della chiesa su base quadrata in laterizio con apertura a bifora. Come tutte le Chiese, nei secoli ha subito le varie influenze architettoniche, fino ad arrivare ai giorni nostri dove, nonostante tutte le trasformazioni, presenta pareti arricchite da stucchi pregevoli di chiara impronta rococò che ne scandiscono gli ordini architettonici interni ed in particolare, sulla parete retrofacciata, è possibile ammirare un bassorilievo raffigurante Cristo che scaccia i mercanti dal Tempio.
Il bene è di proprietà della Curia Vescovile e comprende la chiesa e la cripta di San Bernardo. Il corpo di fabbrica si sviluppa sul versante sud del centro storico con diverse quote di imposta, su vie e piazzette pubbliche e piccolo giardino privato. L’accesso è attualmente proibito data la pericolosità dovuta a caduta calcinacci, ma soprattutto dai pericoli derivanti dalle gravi lesioni causate dal terremoto.
Si ritiene doveroso per una sezione di Italia Nostra compiere ogni sforzo di sensibilizzazione e di efficace segnalazione ai pubblici poteri per salvaguardare e recuperare un bene culturale e storico/artistico come questo e renderlo fruibile e visitabile; è un dovere verso la comunità che ne constata la decadenza senza strumenti di intervento, ed è un messaggio importante da trasmettere alle future generazioni affinché riscoprano i valori fondanti ed imprescindibili della nostra cultura e delle nostre tradizioni. In particolare è necessario compiere interventi sulla struttura muraria danneggiata, sulla copertura e sul risarcimento degli apparati decorativi; inoltre la cripta necessita di ulteriori studi e prospezioni, potendo celare altri ambienti inesplorati; dopo la opportuna sistemazione delle tracce dell’antica funzione cimiteriale, si potrà operare il restauro dei lacerti pittorici esistenti, di indubbio interesse storico.
I possibili progetti finalizzati al recupero: restauro statico – ripristino apparati decorativi interni – restauro e valorizzazione della cripta – revisione della copertura e delle impermeabilizzazioni. Tali interventi oltre a restituire alla città un importante edificio con le sue stratificazioni che vanno dal primo medioevo al tardo barocco, costituisce anche un significativo tassello della riqualificazione di uno dei principali centri storici d’Abruzzo e dell’intero Centro Italia, la cui rinomanza ormai ha superato i confini nazionali per ottenere il riconoscimento di riviste specializzate di tutto il mondo la sua particolare posizione lungo il margine sud dell’edificato ne fa un elemento distintivo del complessivo skyline del paese.
Inoltre, importantissimo sarebbe restituire alla pratica del culto, conservando uno spazio espositivo e/o scenico con sala riunioni e conferenze.
RIFERIMENTI STORICO-BIBLIOGRAFICI
Bindi: Monumenti storici ed Artistici degli Abruzzi – con prefazione di F. Gregorovius, (corredata da note e documenti inediti. Illustrata da duecento venticinque tavole in fotografia ed incisione), Napoli R. Tipografia Comm. Francesco Giannini & figli 1889
Pace: Città Sant’Angelo, il paese, le chiese, gli uomini illustri – Teramo 1901
Moretti: Architettura medioevale in Abruzzo; Federazione delle Casse di Risparmio dell’Abruzzo, Co-Editore: S.De Luca.L’Aquila, 1969
Centofanti: Puntualizzazione sui caratteri e sui modelli spaziali dell’architettura gesuitica; atti XIX congr. di Storia dell’Architettura AQ 1975/80
Benedetti: L’architettura dell’epoca barocca in Abruzzo ; atti XIX congr. di Storia dell’Architettura AQ 1975/8
Fasolo: L’architettura in Abruzzo dalla fine del ‘300 ai primi del ‘600; atti XIX congr. di Storia dell’Architettura AQ 1975/80
Bartolini Salimbeni: La chiesa di sant’Agostino e la struttura urbana di Città Sant’Angelo in “Storia architettura anno II n.1 1975
Piero Ferretti, Massimo Palladini: Note sulla evoluzione della struttura urbana di città Sant’Angelo. In: “Il Centro storico di Città Sant’Angelo: un patrimonio da valorizzare”. Progetto Scuola-ambiente Provveditorato agli studi e Provincia di Pescara. Superstampa, Montesilvano (Pe) 1983
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Finanziato restauro della Chiesa di San Bernardo a Città Sant’Angelo iscritta nella Lista Rossa – vai alla news